Il gip del tribunale di Teramo, Domenico Canosa, ha convalidato il fermo di polizia giudiziaria e ha contestualmente disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti dell’architetto di 46 anni che la notte di sabato scorso ha ucciso il padre 73enne, provocandone la caduta durante una colluttazione per difendere la madre, nella loro abitazione di Silvi Marina. L’uomo e’ comparso questa mattina di fronte al gip, nel carcere di Castrogno, alla presenza del suo legale, l’avvocato Nicola De Majo. Il 46enne ha ribadito la sua versione dei fatti e cioe’ di essere intervenuto quando ha visto il padre aggredire per l’ennesima volta la madre 76enne, afferrandolo per il collo e ingaggiando con lui un corpo a corpo nel corso del quale ha sbattuto piu’ volte la testa sul tavolino del tinello, fino a quando il padre e’ caduto all’indietro. L’uomo si sarebbe procurato in quella occasione la frattura cervicale che secondo l’autopsia eseguita sabato scorso, sarebbe stata mortale. La difesa dell’uomo ha chiesto l’applicazione della misura alternativa nei confronti dell’architetto 46enne, respinta dal gip che ha contestato all’indagato l’omicidio volontario.
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