E’ stato un bilancio, l’ultimo del suo mandato, fatto di numeri e di qualche piccola polemica politica, quello tracciato dal rettore dell’Universita’ di Teramo, Luciano D’Amico, nel consueto incontro di fine anno, in cui ha brindato con corpo docente, personale, studenti e collaboratori. D’Amico, che lascera’ la guida dell’ateneo teramano nell’ottobre del 2018, ha tenuto a sottolineare intanto l’avvenuto pieno accreditamento di UniTe da parte del Miur da parte degli ispettori ministeriali ma soprattutto ha posto la firma sul bando pubblico che avvia il raddoppio della piastra scientifica dell’universita’, ”i primi 22 milioni di euro di circa 100 che arriveranno grazie ai lavori che avvieremo ad esempio per il recupero di parte dell’ex manicomio, o dell’ex rettorato di viale Crucioli oppure ancora – ha aggiunto D’Amico – del polo agro-bio-veterinario con l’Istituto zooprofilattico, inserito nel Masterplan e di cui rivendichiamo la paternità”.
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