Usura, due commercialisti a giudizio a Chieti

Due commercialisti di San Giovanni Teatino sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di usura dal Gup del Tribunale di Chieti, Andrea Di Berardino. Le vittime sono la titolare di una società immobiliare e i due figli che si sono costituiti parte civile. La prima udienza del processo si terrà in Tribunale il prossimo 6 maggio. La vicenda, che prende la mosse dalla situazione di difficoltà economica della donna, ruota intorno alla vendita di un immobile che la stessa avrebbe fatto a favore della società dei commercialisti ricevendo la metà della somma. Immobile che poi sarebbe stato affittato ad un’altra società, riconducibile sempre alla vittima, ad un prezzo di gran lunga superiore al prezzo medio, mentre la donna, sempre secondo l’accusa, pagò anche le spese per la costituzione della società dei commercialisti, la provvigione a uno dei due, il deposito cauzionale per il contratto di locazione, le spese notarili, il tutto per alcune decine di migliaia di euro. La donna avrebbe inoltre riconosciuto un debito nei confronti dei due commercialisti per 60 mila euro per prestazioni professionali a fronte di un debito che asseritamente poteva essere fra 12 mila e 20 mila euro. Nell’ambito delle diverse operazioni i tassi di interesse sarebbero stati compresi fra il 49,95% e il 393,55%.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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