Il Tribunale di Chieti ha condannato a 10 anni di reclusione e al risarcimento dei danni alle parte civile in separata sede, un giovane di origine camerunense di 28 anni accusato di violenza sessuale. Il fatto si verifico’ a ottobre dello scorso anno a Francavilla al Mare, la vittima aveva 23 anni, nell’abitazione in cui la ragazza viveva con il compagno, abitazione di cui il camerunense era ospite dal momento che i tre avevano lavorato insieme durante l’estate. Il pubblico ministero Giancarlo Ciani aveva chiesto la condanna a sette anni, il Tribunale ha disposto l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e alcune sanzioni accessorie. L’imputato, che ha seguito l’udienza in video conferenza dal carcere di Pesaro, dove e’ detenuto, non si e’ sottoposto all’esame e con l’assistenza di un interprete, presente nell’aula del Tribunale di Chieti, e’ stato messo al corrente di ogni fase dell’udienza, fino alla sentenza. Per il pm Ciani dal processo e’ emersa in maniera assolutamente certa la piena responsabilita’ dell’imputato rispetto al fatto contestato ed ha definito coerente il racconto della persona offesa, che non e’ caduta in alcuna contraddizione ne’ ha mostrato astio o risentimento. Ha parlato invece di deposizione della parte offesa che denota carattere di incoerenza logica l’avvocato difensore, Paolo Cacciagrano, e di vicenda contornata da elementi di stranezza.
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