Un 43enne finito alla sbarra con l’accusa di violenza sessuale su minore è stato condannato dal collegio giudicante del Tribunale di Sulmona a dodici anni di reclusione e al risarcimento da liquidare in sede civile, oltre all’interdizione dai pubblici uffici e al pagamento delle spese processuali. Secondo l’imputazione l’uomo avrebbe posto in essere atti sessuali con una bambina figlia di vicini di casa. Il 43enne avrebbe chiesto perdono per quelle condotte, come riferito dai testi della difesa, ma i giudici hanno pronunciato la sentenza di condanna accogliendo la tesi del sostituto procuratore, Edoardo Mariotti, e della parte civile, Vincenzo Colaiacovo
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