Volontario italiano morto in Ucraina, fatale la scheggia di Rpg

Non sono ancora chiarite le cause della morte del soccorritore della Protezione Civile di San Benedetto del Tronto Massimiliano Galletti, morto dopo un mese in coma nell’ospedale di Kiev.

L’ambasciata ha riferito all’avvocato della famiglia Carla Tiboni che “il ministero della Difesa ucraina dovrà ancora sciogliere le riserve riguardo ad un eventuale autopsia o se dare il nulla osta del rientro della salma in Italia”. È già stata allertata un’organizzazione di pompe funebri internazionale che si occuperà del trasporto del feretro via terra perché lo spazio aereo è chiuso. Galletti, esperto nella guida di cani molecolari, era in Ucraina come volontario per aiutare i soccorsi a Karkiv dove è stato raggiunto da una scheggia di un Rpg (una sorta di mortaio) che non gli ha dato scampo. Dopo un mese in coma l’uomo è morto.

Dopo l’autopsia il Ministero della difesa di Kiev potrà concedere il nulla osta per il rientro in Italia della salma che avverrà via terra, passando per la Polonia, grazie a un’organizzazione internazionale di pompe funebri

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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