In Abruzzo nel Fucino e’ in pieno svolgimento l’attivita’ per la coltivazione di patate e carote, i prodotti di punta che sono Igp, e poi di finocchi e insalate. La richiesta di prodotti distribuiti in tutto il Paese, e’ in aumento. “Il dramma che stiamo vivendo e la ultima restrizione ci responsabilizza ancora di piu’ perche’ dobbiamo garantire la corretta e sana coltivazione e la distribuzione alle famiglie italiane – spiega Mario Nucci, direttore del Consorzio di tutela Igp patata del Fucino, struttura riconosciuta dal Ministero dell’Agricoltura, che riunisce tutti i produttori -. Le aziende agricole sono al lavoro regolarmente con tecnologie all’avanguardia sia nella produzione sia nella sicurezza e nell’igiene, naturalmente hanno adottato tutte le misure di contenimento, in tal senso siamo avvantaggiati dal fatto che si lavora all’aperto”. Nella vasta conca circondata da montagne appenniniche che si origina dal totale prosciugamento dell’omonimo lago, il terzo per estensione in Italia, nella seconda meta’ dell’Ottocento ad opera di Alessandro Torlonia, operano circa 3mila aziende agricole con circa 15mila lavoratori tra addetti e indotto, e la richiesta di lavoratori e’ in aumento: si producono 2 milioni quintali di patate e circa 1,2 di carote per un fatturato di alcune centinaia di milioni di euro
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