In Italia l’economia del mare, la cosiddetta blue economy, vale circa 143 miliardi di euro tra componente diretta e indiretta e rappresenta l’8,9% del valore aggiunto dell’intera economia nazionale, con oltre 914.000 addetti in 228.000 imprese. E’ quanto emerge dall’11esimo rapporto sulla blue economy, prodotto dall’Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare – OsserMare, elaborato dal Centro Studi Tagliacarne di Unioncamere e presentato da Assonautica Italia durante la 63esima edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova. “Alla Liguria spetta un ruolo di primo piano confermandosi centrale per il Sistema Mare Nazionale. In Liguria il valore aggiunto diretto della Blue Economy esprime 5 miliardi di euro per valore aggiunto diretto, il valore aggiunto creato nel resto dell’economia, sulla base del moltiplicatore, è di 13,7 miliardi di euro, per un totale di valore aggiunto diretto e indiretto di 18,7 miliardi di euro, con 95.451 occupati e 16.840 imprese”, ha detto il presidente di Assonautica Italia, Giovanni Acampora. L’estensione territoriale dell’economia del mare ligure comprende 140 comuni definiti come zone costiere di cui 63 litoranei e 77 prossimi al mare, il 92,3% della popolazione, il 94,5% del valore aggiunto complessivo e 525 abitanti per kmq.
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