La CIA Chieti-Pescara stima per il Natale 2024 un incremento della domanda di prodotti agricoli locali compreso tra il 5% e il 7%, con particolare interesse per olio extravergine, vini DOC, salumi tipici, conserve, legumi, formaggi, prodotti trasformati e panettoni artigianali realizzati con materie prime regionali. Una crescita che conferma la fiducia dei consumatori verso la filiera corta, soprattutto nelle province di Chieti e Pescara, dove diverse aziende segnalano un aumento delle richieste rispetto agli anni precedenti.
Il rafforzamento dei consumi natalizi non compensa però le difficoltà strutturali del comparto. L’Abruzzo chiude il 2024 con 144.289 imprese registrate e 123.150 attive, con una quota di aziende agricole pari al 17%, superiore alla media nazionale del 12%. La provincia di Chieti concentra il 26% delle imprese agricole regionali. Nonostante questo ruolo centrale, l’agricoltura ha registrato nel 2024 una contrazione del 2,6%, pari a 653 attività in meno, dopo le 486 cessazioni del 2023. Le riduzioni più marcate interessano Teramo e Chieti (-3%), mentre L’Aquila mostra una flessione più contenuta.
Il settore è sotto pressione per l’aumento dei costi di produzione, la volatilità dei prezzi, le condizioni climatiche instabili e la crescente difficoltà di accesso al credito. Nel 2025 le imprese agricole con attività connesse sono 1.695, concentrate soprattutto a Chieti (540) e Pescara (330), segnale di una multifunzionalità crescente tra agriturismo, trasformazione, energie rinnovabili e vendita diretta. Tuttavia, i dati Ismea 2024 registrano un calo dell’1,2% del credito agricolo in Abruzzo, fermo a 560 milioni di euro, e una riduzione del 12,1% degli investimenti a medio-lungo termine, frenata che interessa fabbricati rurali, macchinari e nuovi impianti.
A incidere sul futuro del comparto è anche la prossima Politica Agricola Comune: la proposta europea riduce il budget complessivo da 378,5 a circa 300 miliardi, con un taglio per l’Italia stimato tra 7 e 9 miliardi di euro. Negli ultimi dieci anni la Superficie Agricola Utilizzata in Abruzzo è scesa da circa 454.000 a 414.000 ettari (-8,6%). Nel 2024, inoltre, in 25 Comuni abruzzesi (8,2%) non è nata alcuna nuova impresa, una percentuale superiore alla media nazionale del 5,9%, dato che evidenzia le difficoltà del ricambio generazionale.
Accanto alle criticità emergono elementi di vitalità. Secondo l’Osservatorio INPS “Mondo agricolo”, il 2024 vede una crescita del 5,2% delle aziende con operai agricoli dipendenti, contro il calo nazionale dell’1,1%, e un aumento degli occupati del 3,9%, superiore al dato italiano (+2,4%). Rilevante anche il ruolo delle donne, che rappresentano il 41,8% del lavoro agricolo autonomo, contro il 32% della media nazionale.
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