Alfonso Raffaele, 49 anni, produttore orticolo del Fucino, è stata eletto presidente di Coldiretti L’Aquila per i prossimi cinque anni. E’ stato votato all’unanimità ieri sera dall’assemblea provinciale che si è tenuta ad Avezzano, alla presenza del direttore Domenico Roselli, nella sede della Federazione provinciale per rinnovare gli organi sociali e tracciare un bilancio della situazione dell’agroalimentare della provincia aquilana.
“Sono felice e lusingato per la fiducia riposta in me – ha detto Alfonso Raffaele – proseguirò il lavoro svolto fino ad oggi dalla Coldiretti L’Aquila con l’obiettivo di sostenere le imprese e il territorio. La provincia aquilana è fortemente caratterizzata da eccellenze, tradizioni e tipicità che vanno tutelate e valorizzate. Le dimensioni territoriali che vanno dal Fucino alla valle Peligna e alle zone dell’Aquilano e dell’Alto Sangro necessitano di essere conosciute tutte, comprese e tutelate nelle specificità delle produzioni agricole che esprimono e che, ne sono conscio, sono anche diverse tra di loro e necessitano pertanto della giusta umiltà per andare a comprenderle attraverso l’aiuto dei Consiglieri che mi vorranno accompagnare e spiegare. Punto a realizzare il giusto lavoro di squadra che, una provincia così estesa, merita. Sono certo che con l’aiuto del Consiglio e della Direzione provinciale si apriranno scenari importanti e successi sempre più soddisfacenti lavorando sulla base associativa, presidiando il territorio ed esprimendo un elevato livello di servizio all’insegna del rispetto delle norme e della legalità. La varietà degli indirizzi produttivi ci spinge a puntare su progetti economici e di filiera senza dimenticare l’importanza della consulenza, dell’assistenza ai soci e della formazione – h detto il neoeletto presidente – So che stiamo potenziando il progetto di Campagna Amica, dei suoi agriturismi e dei suoi mercati di vendita diretta sui cui molto è stato fatto ma c’è ancora molto da fare affinché si caratterizzi l’essenza della nostra Organizzazione che, con i suoi progetti nazionali, ci fornisce il necessario distinguo per una rappresentanza fattiva, di valori e di tutela degli interessi agricoli e sociali. Fondamentale sarà il rapporto con le istituzioni locali e provinciali: siamo un soggetto politico e non partitico che deve saper dialogare con tutti avendo, però, come faro ed unico obiettivo, gli interessi degli agricoltori.”