I contrasti e la contrapposizione fra i produttori abruzzesi in merito al rinnovo della governance del Consorzio di tutela dei vini d’Abruzzo stanno causando grande nocumento alla immagine del vino e del nostro territorio. Il mondo vitivinicolo abruzzese subisce incomprensibili tensioni, scontri e rinvii dell’appuntamento elettorale tanto da creare un clima ostile all’interno dell’assemblea dei soci chiamata a nominare il nuovo consiglio di amministrazione”. E’ il nuovo richiamo, finalizzato “a porre fine a litigi e contrasti”, del vice presidente della Giunta regionale con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, sulle divisioni, lo stallo e le polemiche in seno al Consorzio Tutela vini d’Abruzzo. Da mesi l’organismo privato che rappresenta un comparto molto importante per la economia abruzzese non riesce a rinnovare la governance a causa di fratture tra aziende, anche molto importanti. Al timone il Cda uscente guidato da Valentino Di Campli. Imprudente gia’ in altre occasioni ha auspicato una veloce conclusione della controversia: “ho tentato in piu’ momenti, da aprile scorso, di far comprendere l’importanza di una scelta empatica ed unitaria che potesse compattare i vari rappresentanti e le varie istanze del settore, ma non si e’ pervenuti ad alcuna condivisione di intenti, anzi si sono acuite le contrapposizioni – spiega ancora nella nota -. La Regione ha bisogno di un interlocutore, non puo’ piu’ aspettare e giustificarne l’assenza, soprattutto nei riflessi all’esterno dell’Abruzzo, ritengo di importanza fondamentale tutelare questo mondo, l’economia di tutte quelle famiglie che con il loro duro lavoro attendono la giusta remunerazione per i sacrifici fin qui fatti, e che stanno ancora facendo”.
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