Crescono i prezzi dei canoni di locazione ad aprile del 2 per cento

Crescono i prezzi dei canoni di locazione ad aprile, in aumento del 2%, a 11,1 euro al metro quadro rispetto al mese scorso quando il valore era pari a 10,8 euro. Il segmento affitti segna un incremento di 10,4 punti percentuali rispetto a 12 mesi fa, secondo l’ufficio studi di idealista, il portale leader per sviluppo tecnologico in Italia. Il mese di aprile si è chiuso all’insegna dei rialzi per 16 regioni su 20, con gli incrementi maggiori in Friuli-Venezia Giulia (13%), Molise (5,2%) e Calabria (3,8%); Trentino-Alto Adige (-0,4 %), Abruzzo (-0,6%) e Marche (-1,6%) osservano i peggiori andamenti; stabili Piemonte e Sicilia. La Lombardia (14,6 euro/metro quadro) si conferma la regione più cara per chi affitta casa, seguita da Toscana e Lazio (entrambe 12,6 euro/metro quadro), quindi il Trentino-Alto Adige con 11,7 euro/metro quadro. Valle d’Aosta (11,3 euro/metro quadro) e Emilia-Romagna (11,1 euro/metro quadro) sono in linea con la media nazionale; gli affitti più bassi si trovano in Abruzzo (6,2 euro/metro quadro), Calabria e Molise, entrambe sul fondodella graduatoria con 5,6 euro al metro quadro. Gli aumenti hanno interessato 69 aree provinciali sulle 106 monitorate nel mese di aprile, con Grosseto (17%), Rimini (11,1%) e Brindisi (10,5%) a trainare gli aumenti. Trieste, Messina, Bologna e Pescara sono le uniche province che conservano i valori inalterati. Dal lato opposto 33 macroaree chiudono il mese in saldo negativo, con Caserta (-2,7%), Pesaro-Urbino (-2,9%) e Macerata (-3,2%) che registrano i maggiori indici di ribasso. In termini di prezzi, Grosseto (20,4 euro/metro quadro) diviene l’area provinciale più cara per l’affitto, seguita da Ravenna (17 euro/metro quadro), mentre Milano scende al terzo posto con i suoi 16,9 euro al metro quadro. Dal lato opposto della graduatoria la più economica si conferma Enna a pari merito con Caltanissetta (entrambe 4,6 euro/metro quadro) davanti ad Avellino (4,8 euro/metro quadro). Lo studio di idealista ha evidenziato incrementi delle richieste dei canoni di locazione in 58 comuni capoluogo sui 101 totali analizzati questo mese. Teramo (7,5%), Mantova (6,8%) e Vercelli (6%) segnano gli incrementi più marcati. All’opposto, le performance peggiori sono quelle di Chieti (-5%), Trani (-6,3%) e da ultimo Barletta (-6,2%). Le aree capoluogo che restano invariate sono undici. Tendenza verso la stabilizzazione dei valori nei grandi mercati: Roma (1%), Bologna (0,8%) e Firenze (0,5%) segnano aumenti; Napoli e Torino non registrano variazioni; continua il calo di Milano che perde ancora uno 0,5%. Il capoluogo lombardo ha raggiunto il prezzo massimo della serie storica nel mese di maggio 2020, da allora il prezzo è diminuito del 13,9%. Con una media di 17,7 euro mensili Milano è sempre la città più cara per gli affittuari seguita da Firenze (14,5 euro/metro quadro), Bolzano e Venezia (entrambi 13,9 euro/metro quadro). Dal lato opposto della classifica Agrigento (4,5 euro/metro quadro), Vibo Valentia (4,3 euro/metro quadro) e Caltanissetta (4,2 euro/metro quadro) sono le città più economiche per chi sceglie l’affitto.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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