La mappa regionale dello sviluppo sostenibile in Italia, stilata dall’Istat, mostra un vantaggio consolidato del Nord-est rispetto a Sud e Isole. In particolare, nelle Province Autonome di Bolzano e Trento più del 40% degli indicatori si trovano nel quinto quintile, quello più virtuoso. Anche la Valle d’Aosta presenta una distribuzione particolarmente favorevole (40,6%). Lo riferisce l’Istat nel Rapporto sui Sustainable Development Goals (SDGs). Nel Nord-ovest gli indicatori assumono una distribuzione più favorevole in Lombardia (25,2% nel quinto quintile) rispetto a Liguria e Piemonte (rispettivamente 13,5% e 12,9%). Nelle regioni centrali emerge la posizione meno favorevole del Lazio, che presenta un numero più elevato di indicatori nel secondo quintile (32,7%) rispetto a Marche, Toscana e Umbria, caratterizzate da una prevalenza di indicatori nel terzo e quarto quintile. Nelle regioni meridionali i valori degli indicatori sono tra i più bassi, con una prevalenza nel primo quintile (quello più svantaggiato) soprattutto in Sicilia, Campania e Calabria (rispettivamente 56,8%, 54,1% e 49,3%) mentre in Abruzzo la distribuzione appare più vicina a quella del Lazio
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