Imprese, nel 2020 il numero cresce di 333 unità

Nel 2020 le imprese crescono (+333) di un valore pari a cinque volte quello del 2019 (+59) e le imprese artigiane flettono (-279) la meta’ rispetto al 2019 (-578). In entrambi i casi i buoni risultati sono da imputare al forte decremento delle cessazioni che e’ stato determinato dalle misure anti Covid. Lo rivela oggi l’ultimo rapporto sulle imprese e artigianato in Abruzzo preparato dall’economista Aldo Ronci. “I buoni risultati – spiega Ronci – si verificano nonostante la presenza dell’emergenza Covid sia perche’ sono stati messi in atto provvedimenti di sostegno alle imprese (bonus, contributi a fondo perduto, concessione di crediti garantiti, cassa integrazione, sospensione dei pagamenti di imposte e contributi), sia perche’ si era in attesa di nuovi provvedimenti che si pensava potessero essere ancora presi. I provvedimenti presi a sostegno e quelli che si pensava potessero essere ancora presi hanno determinato nel 2020 un numero di cessazioni molto piu’ esiguo rispetto a quelle 2019 e comunque di gran lunga inferiori alla flessione delle nuove iscrizioni. L’inaspettata e discreta crescita delle imprese nel 2020 e’ stata fortemente influenzata dal fatto che al fenomeno dell’esiguo numero di cessazioni hanno contribuito in maniera decisiva le imprese artigiane per le quali la flessione delle cessazioni (- 441) e’ stata il triplo di quella delle nuove iscrizioni (- 142).

Le associazioni imprenditoriali sostengono che, a causa della pandemia in atto, in Italia chiuderanno 400.000 imprese e si perderanno 1.200.000 di posti di lavoro e in Abruzzo 8.000 imprese e 24.000 posti di lavoro per cui e’ indispensabile predisporre sia a livello nazionale che a livello regionale misure idonee per sostenere e incentivare la ripresa economica e le imprese. Fra gli aspetti caratterizzanti dello studio emerge che nel 2020 le iscrizioni sono state 6.939 e le cessazioni 6.106 per cui le nuove imprese sono state 333, valore pari a cinque volte quello 2019 .L’incremento percentuale delle imprese e’ stato dello 0,22% molto vicino all’incremento nazionale che e’ stato dello 0,32 per cento. Nel 2020 le iscrizioni decrescono (-1.284) meno delle cessazioni (-1.558).La sensibile flessione delle cessazioni e’ determinata dalle misure anti Covid. L’incremento piu’ alto e’ registrato dall’Aquila (+185), seguono Teramo (+108) e Pescara (+96) mentre Chieti annota un decremento (-56). Sia il risultato piu’ alto dell’Aquila che quello piu’ basso di Chieti sono entrambi influenzati dall’agricoltura che a L’Aquila registra un incremento di 97 imprese mentre a Chieti subisce una flessione di 120 imprese

Le variazioni positive piu’ consistenti si sono registrate nelle costruzioni (+191), nei servizi alle imprese (+151), nelle attivita’ scientifiche (+133), nelle attivita’ immobiliari (+130) e nei servizi di alloggio e ristorazione (+121). Le variazioni negative piu’ alte sono state annotate nel commercio (-177) e nelle attivita’ manifatturiere (-78). Infine sempre nel 2020 le iscrizioni sono state 1.571 e le cessazioni 1.850 per cui le imprese artigiane hanno subito un decremento di 279 unita’, valore pari alla meta’ di quello 2019 . In valori percentuali le imprese artigiane hanno subito una flessione dello 0,94 per cento valore piu’ alto di quello italiano che e’ stato dello 0,19 per cento. Nel 2020 le iscrizioni decrescono (-142) meno delle cessazioni (-441).La consistente flessione delle cessazioni e’ determinata dalle misure anti Covid.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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