Lavoro, il 28 per cento degli italiani pensa a cambiare occupazione

Il 28% degli italiani sta pensando di cambiare lavoro col nuovo anno. Le percentuali salgono al 42% nella fascia di età tra i 25 e i 34 anni. È quanto emerge dall’indagine realizzata da Indeed, portale numero 1 al mondo per chi cerca e offre lavoro, su 1.000 lavoratori italiani a inizio gennaio. Per gli italiani, il lavoro gioca un ruolo fondamentale per la propria realizzazione personale (58%). Guadagnare di più (58%) e poter beneficiare di un pacchetto di benefit migliore (20%) continuano a rimanere in cima alla lista delle motivazioni per cambiare occupazione, ma non sono le sole. Aspetti legati all’organizzazione del lavoro e alla cultura aziendale giocano un peso rilevante. Poter lavorare da remoto o in modalità ibrida (15%) pesa tanto quanto il poter fare un passo avanti nella carriera (16%). Una miglior cultura aziendale (14%) conta più di un outlook di business positivo per l’azienda per cui si andrà a lavorare (9%). Lavorare per un manager capace di apprezzare il lavoro del suo team (11%), in un ambiente divertente (10%) e inclusivo (8%) completano la lista dei desideri. Nel 2023, decidere ‘dove lavorare’ (se dalla sede aziendale o da remoto) sarà la norma per circa il 30% degli intervistati, con il 10% che lavorerà solo da remoto. Solo 1 lavoratore su 2 lavorerà full time dai locali aziendali. Tra questi, il 35% lo farà semplicemente perché il datore di lavoro non permette altrimenti.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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