Niente zone gialle ad aprile, delusione per bar e ristoranti

Il Governo ha annunciato l’intenzione di non prevedere zone gialle per tutto il mese di aprile con conseguente obbligo di chiusura dei pubblici esercizi. Di seguito alcune dichiarazioni che esprimono la rabbia e la delusione dei rappresentanti di bar e ristoranti. Carlo Ferraioli (Ristorante Ferraioli) – Associazione Ristoranti Confcommercio Pescara: “Ci aspettavamo di poter riaprire dopo Pasqua ma purtroppo pare che non sara’ cosi’. C’e’ un misto di delusione e rabbia perche’ oltre al danno incalcolabile derivante da mesi e mesi di chiusure al pubblico si aggiunge anche la beffa di un Decreto Sostegni che non va a coprire neanche il 5% delle perdite subite. A questo si aggiunga che siamo ancora in attesa di ricevere il contributo a fondo perduto della Regione e l’indennizzo del Fondo della Filiera della Ristorazione per comprendere lo stato d’animo della nostra categoria. Facciamo qualche consegna a domicilio e un po’ di asporto solo per mantenere il contatto con la clientela ma si tratta di incassi risibili rispetto ai costi fissi che un attivita’ di ristorazione sostiene”.

“Ci auguriamo – e’ l’auspicio di Ferraioli – che la pressione che stiamo facendo a livello nazionale tramite la Confcommercio e la FIPE, la Federazione che rappresenta nello specifico i pubblici esercizi, possa produrre almeno la possibilita’ di riaprire a meta’ mese altrimenti la situazione rischia di divenire insostenibile”. Carlo Miccoli (Bar Excelsior) – Associazione Bar Confcommercio Pescara: “Nella nostra regione siamo praticamente chiusi da novembre, salvo pochi giorni di riapertura a gennaio, e se davvero il Governo confermera’ anche aprile senza zone gialle saranno praticamente sei mesi consecutivi senza apertura al pubblico. Sarebbe veramente una beffa perche’ ora che abbiamo numeri da zona gialla potremmo non riaprire per decisione del Governo e questo per il nostro settore e’ un vero e’ proprio disastro a livello economico. Andiamo avanti con l’asporto ma non riusciamo a coprire neanche i costi; i contributi ricevuti fino ad ora sono briciole rispetto al debito accumulato per effetto delle chiusure. Chiediamo di poter riaprire almeno dalla seconda settimana di aprile anche solo con il servizio ai tavoli all’aperto dove possiamo garantire distanziamento e sicurezza con l’occupazione del suolo pubblico consentita anche dall’ultimo decreto”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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