Nomisma, 5.198 aziende trainano manifattura, generano 8,9% ricavi

L’Italia continua a presentare un sistema manifatturiero a due velocità con un gruppo di imprese che è in grado di trainare lo sviluppo e l’economia del Paese, pur rappresentando una minoranza (l’incidenza sul totale della manifattura rimane stabile al 6-7% del totale delle imprese italiane). Stando alla quarta edizione dell’Osservatorio “Controvento: le aziende che guidano il Paese”, curato da Nomisma in collaborazione con Crif e Cribis, le 5.198 aziende che “navigano controvento” generano l’8,9% (10% nel 2020), il 21,4% dell’Ebitda (il 27,6% nel 2020) e il 14% del valore aggiunto (il 16,1% nel 2020) complessivi della manifattura italiana.

Dall’analisi aggregata sui bilanci 2021 di un campione di 73.000 aziende italiane emerge come il 7,1% del totale riesca a garantire parametri di competitività (nella precedente rilevazione erano il 6,5%) se si considerano indicatori come la crescita dei ricavi, la marginalità industriale e creazione di valore aggiunto.

Inoltre, i ricavi tra il 2016 e il 2021 delle imprese “controvento” sono cresciuti del 74%, mentre quelli delle altre del 23%. Secondo il rapporto, frena la tendenza all’irrobustimento dimensionale: la dimensione media delle imprese “controvento” ha frenato dopo la progressiva crescita osservata nelle edizioni precedenti, con i ricavi medi che passano da 15 a 14,9 milioni di euro, mentre gli occupati da 45,7 a 37,8.

L’indagine evidenzia un ritorno della concentrazione di competitività nelle regioni con una maggiore tradizione manifatturiera: le cinque regioni in cui si concentra gran parte dell’industria italiana (Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana) guadagnano terreno all’interno del gruppo raggruppando il 72,5% delle imprese e l’84,4% dei ricavi. Il Nord-Est, in particolare Veneto ed Emilia-Romagna), continua a confermarsi come la macro-area in grado di ospitare proporzionalmente un maggior numero di imprese e ricavi “controvento”.

Una competitività che si allarga anche ad altri territori, in particolare le regioni lungo la dorsale adriatica (Marche e Puglia) e nel Mezzogiorno (Basilicata), grazie a specifiche specializzazioni produttive. A livello settoriale si possono individuare alcuni comparti – packaging, alimentare e bevande in primis – che hanno visto accelerare la propria rilevanza tra le imprese “controvento”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Avviso FESR su ricerca industriale, incontro all’Aquila

Prosegue il percorso informativo della Regione Abruzzo con il secondo appuntamento della campagna “Regione Abruzzo …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *