A febbraio 2024 i prestiti a imprese e famiglie sono scesi del 2,7% rispetto a un anno prima, mentre a gennaio 2024 avevano registrato un calo del 2,6%, quando i prestiti alle imprese erano diminuiti del 4,0% e quelli alle famiglie dell’1,3%: lo scrive l’Abi, l’associazione bancaria italiana, nel suo rapporto di marzo.
Nei primi 13 giorni di marzo, segnala l’Abi, tutti i tassi, compresi quelli che si usano per parametrare i mutui, hanno continuato a scendere in modo costante rispetto al picco di ottobre 2023. Il tasso sui Btp è stato in media del 3,68%, in diminuzione di 131 punti rispetto al massimo registrato a ottobre scorso. Il tasso Irs a 10 anni (molto usato nei mutui) è stato in media del 2,62%, in calo di 90 punti sempre rispetto al massimo di ottobre. Il tasso sui Bot a sei mesi è stato in media del 3,75%, un calo di 30 punti su ottobre. Il tasso Euribor a 3 mesi è stato in media del 3,93%, in calo di 7 punti dal massimo registrato a ottobre. Per quanto riguarda i tassi di interesse sulla raccolta bancaria, a febbraio 2024 il tasso medio sul totale dei depositi (certificati di deposito, depositi a risparmio e conti correnti), è l’1,00% (come nel mese precedente, 0,32% a giugno 2022). E il tasso sui soli depositi in conto corrente è lo 0,54%, come nel mese precedente. La raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche, è aumentata di oltre 236 miliardi tra gennaio 2023 e gennaio 2024 (146,7 miliardi famiglie, 21,7 imprese e il restante agli altri settori, imprese finanziarie, assicurazioni, pubblica amministrazione). Di conseguenza i soli depositi, nelle varie forme, sono scesi a febbraio 2024 dell’1,1% su base annua, diminuzione in rallentamento rispetto a gennaio 2024 (-1,8%).