La vera sfida e’ la riforma della giustizia

di Walter Mauriello*

Una riforma della giustizia seria, strutturale e organica, finalizzata all’adeguamento qualitativo del servizio, non può più attendere.

Per questo, Meritocrazia Italia ha già dettagliato le proprie proposte di ristrutturazione del CSM e di riforma del sistema giudiziario, per assicurare imparzialità e terzietà, con ridefinizione dei meccanismi di progressione della carriera in Magistratura, previsione della separazione tra le carriere giudicante e inquirente, divieto di assunzione di incarichi politici da parte dei magistrati fuori ruolo e azzeramento dell’attuale vertice dell’ANM.

L’Italia ha Magistrati di elevata qualità, anche in ordine al numero delle sentenze emesse, e non si può denigrare la loro opera per il solo coinvolgimento di una piccola percentuale che attribuisce scarsa importanza alla funzione e notevole considerazione alla propria ribalta politica.

Meritocrazia Italia ha già presentato anche il piano tecnico di revisione della giustizia civile e di quella penale, nel senso di assicurare giudizi celeri, ma senza che qualità del servizio e garanzie del giusto processo vengano sacrificati alle pressanti esigenze di speditezza dei riti.

Ora MI insiste sull’opportunità almeno di provvedere a un’accelerazione del piano di digitalizzazione nel processo civile, penale, amministrativo e tributario, per favorire la regolare ripresa delle udienze da remoto, in condizioni di sicurezza, e lo scambio di note scritte, anche per il futuro quando non richiesta la presenza fisica dei difensori; potenziare la dotazione organica e di personale amministrativo e togato, compresa la magistratura onoraria, per consentire una migliore redistribuzione del carico e dunque maggiore celerità nello smaltimento dell’arretrato, e migliore produttività e concentrazione nella decisione; operare una semplificazione in termini di riparto di giurisdizione e di agevole individuazione del giudice naturale, nonché in materia di contenimento e riduzione delle barriere economiche dell’accesso alla giustizia; risolvere finalmente la questione dell’esame di abilitazione alla professione forense. Meritocrazia Italia e’ favorevole all’idea di riportare una formazione manageriale alle figure apicali degli uffici giudiziari, perché la capacità gestionale rientri tra i requisiti per la nomina agli incarichi direttivi, e di creare un ufficio del processo composto da assistenti giudiziali con il compito di classificare casi, cercare precedenti giurisprudenziali e predisporre bozze di provvedimenti.

* Presidente Meritocrazia Italia

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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