Spacciandosi per un notaio di Pescara in sei mesi ha truffato decine di sacerdoti in tutta Italia, anziani e accuratamente scelti. Il meccanismo era semplice: si faceva versare da parroci 700 euro su una poste pay necessari, a suo dire, per le pratiche per ottenere dei lasciti da donatori anonimi. La truffa ha funzionato finché l’uomo non è incappato in un parroco di un Comune dell’entroterra di San Benedetto del Tronto , che lo ha denunciato ai carabinieri. Si tratta di un 56enne della provincia di Frosinone, a cui è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per truffa aggravata emessa dal gip del Tribunale di Ascoli Piceno, su richiesta della Procura della Repubblica che ha concordato con le risultanze investigative raccolte dai militari della compagnia di San Benedetto del Tronto e della stazione di Acquaviva Picena. Le truffe gli avevano permesso di accumulare oltre 30 mila euro in pochi, altri 20 mila euro in contanti sono state ritrovati e sequestrati in casa.
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