Ammonta a quasi 13,5 miliardi nel 2019 la spesa per indennità di disoccupazione

Ammonta a quasi 13,5 miliardi, nel 2019, la spesa per indennità di disoccupazione, e cassa integrazione. Una spesa destinata a salire nel 2020 per effetto dei decreti legati all’emergenza Covid-19. E’ la fotografia scattata dall’Istat nel report “La protezione sociale in Italia e in Europa” Le liquidazioni per fine rapporto di lavoro e, soprattutto, le indennità di disoccupazione, hanno raggiunto il livello massimo di spesa nel 2019 (12,6 miliardi), mentre la spesa per la Cassa integrazione guadagni (Cig) è ritornata a livelli molto bassi, analoghi a quelli precedenti la crisi economica del 2009 (849 milioni). Le indennità di disoccupazione e le spese per la Cig “sono destinate a crescere nel 2020 per effetto dei decreti emanati per il sostegno al reddito dei lavoratori a seguito della chiusura delle attività economiche per l’emergenza Covid-19”.

Sempre l’Istat ha diffuso i dati sulla spesa sanitaria che nel 2019 e’ stata pari al 22,7% del totale degli esborsi per prestazioni sociali erogate dal settore pubblico. “A partire dal 2008 il peso della componente sanitaria si e’ gradualmente ridotto fino a tornare nel 2019 ai livelli degli anni ’90” rileva l’Istat in un Report dedicato al tema. La sanita’ ha presentato l’incidenza piu’ elevata nel primo decennio degli anni 2000, quando assorbiva circa un quarto della spesa totale, con un picco massimo del 26,8% nel 2006, afferma il report dell’Istat. Inoltre, si rileva, e’ in calo la quota di spesa per l’assistenza sanitaria ospedaliera: le prestazioni sanitarie fornite direttamente da strutture pubbliche costano poco meno di 68 miliardi, si afferma, “ma l’assistenza ospedaliera ha perso rilevanza nel tempo a favore di altre tipologie di servizi sanitari”. In particolare, indica ancora l’Istituto, la previdenza ha sempre rappresentato la prima voce di spesa ma ha visto ridurre il suo peso nel tempo (-4 punti percentuali nell’ultimo anno rispetto al 1995). Nel 2019 ha assorbito il 66,3% delle risorse destinate alle prestazioni sociali (317,5 miliardi di euro, il 39,2% della spesa corrente). Alla sanita’ e’ andato invece il 22,7% (108,5 miliardi di euro, il 13,4% della spesa corrente) e alle prestazioni di tipo assistenziale solo l’11% (52,7 miliardi di euro, il 6,5% della spesa corrente). L’assistenza ha visto crescere il suo peso relativo solo negli ultimi dieci anni. Nel 2014 ha superato per la prima volta la soglia del 9% delle prestazioni erogate (dal 7,1% degli anni ’90) per giungere all’11% nel 2019.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Vino, prezzi delle uve per il Montepulciano aumentati del 2%

In occasione del Vinitaly, BMTI ha presentato la sua analisi sull’andamento dei prezzi delle uve …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *