Aumenta l’Rc Auto nel primo trimestre del 2023, raggiungendo un prezzo medio di 368 euro e segnando un aumento del 4% su base annua. Una netta inversione di marcia rispetto al 2022, che aveva visto invece una perdita – la prima, seppur lieve, dal 2011 – del premio medio, sceso a 370 euro (-2,4% sul 2021), a causa dell’inflazione sul costo dei sinistri e di una raccolta in diminuzione. È quanto emerge dalla relazione annuale Ivass, presentata questa mattina dal presidente Luigi Federico Signorini. L’anno scorso l’impatto esercitato dalla crescita dei tassi e dei prezzi è stato rilevante e ha portato di fatto alla riduzione del valore di mercato delle attività e passività finanziarie e l’aumento dei costi dei sinistri. Per la prima volta in dieci anni il Ramo vita archivia infatti l’anno in perdita, passando da un utile di 4,3 miliardi a una perdita di 0,4, mentre per i rami Danni, l’utile – pari a 2,7 miliardi – è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 2021.Ma mentre il trend in calo della raccolta vita sembra destinato a proseguire anche nel 2023, per la polizza auto a quanto pare non è così. La quota media di sconto in rapporto alla tariffa “è considerevole”, ma – ha precisato Signorini – varia a seconda dell’area geografica di residenza dell’assicurato. Il minimo si raggiunge nel Nord-ovest (30,9) e il massimo nel Sud (40,3), dove le tariffe di base sono in media più alte, con entrambe le percentuali in forte aumento dal 2014. Il rincaro dell’Rc auto solleva un polverone di critiche da parte dei consumatori.
Tags assicurazione rca
Controllate anche
Dodici regioni italiane chiedono più fondi dalla Coesione UE
Emilia-Romagna, Abruzzo, Campania, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto e provincia Autonoma …