Cnel, spese amministrative di 157 euro per abitante

I Comuni italiani in media hanno ridotto le proprie spese amministrative di quasi il 6% fra il 2013 e il 2015, segno di una decisa efficacia delle politiche di spending review e fiscal compact, arrivando a un costo medio di 157 euro per abitante. E’ uno dei dati contenuti nel secondo Quaderno del Cnel dal titolo “Le performance dei servizi comunali: I servizi amministrativi e sociali nelle Regioni a statuto ordinario”, a cura di Emanuele Padovani. “Nel 2015 le spese amministrative si sono attestate su 157 euro per abitante ma i Comuni sotto i 3.000 abitanti spendono circa un terzo di più rispetto alla media (210 euro) e richiedono il 60% in più di personale – spiega Padovani – Questo rileva la necessità di continuare sul fronte delle politiche volte all’incentivazione della fusione dei piccoli enti, anche considerando che i Comuni di medie dimensioni sono quelli che possiedono i livelli di efficienza più elevati (119 euro per abitante)”. “Il nord-ovest spende poco meno del sud, 169 euro contro 161, e si distacca notevolmente dal più efficiente nord-est, 127 euro. La Liguria è la regione in cui si spende di più (229 euro), la Puglia risulta quella con il risultato migliore (117 euro) davanti al Veneto (123 euro). Tali differenze sono molto probabilmente dovute al diverso dimensionamento medio delle amministrazioni comunali (in Puglia la dimensione media è di circa 15.600 abitanti, contro i circa 8.400 abitanti medi del Veneto).

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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