Consumi, il 42% famiglie preoccupate per il tempo trascorso online

 Il 42% delle famiglie italiane esprime preoccupazione per il tempo trascorso online dai membri della famiglia, con un crescente interesse per il digital detox. È quanto emerge dall’ultima edizione dell’EY Decoding the Digital Home Study, analisi condotta su un campione di 1000 famiglie in Italia e 20.000 a livello globale, che approfondisce le tendenze significative nel comportamento dei consumatori riguardo alla connettività, alla digitalizzazione e alla smart home. Una percentuale anche più alta (44%) pensa spesso all’impatto negativo che l’essere online ha sul loro benessere generale. Le prestazioni della rete e la trasparenza delle tariffe sono i principali fattori che influenzano la scelta dei pacchetti a banda larga. Negli ultimi dodici mesi, il 16% delle famiglie italiane ha cambiato fornitore internet, tuttavia, più di uno su tre considera il cambio operatore come un processo difficile, che segnala l’inerzia e la mancanza di tempo per procedere con il cambio. Un terzo delle famiglie italiane (il 35%) sta valutando di sostituire la banda larga di rete fissa con la connettività su rete mobile, con il risparmio sui prezzi come principale motivazione (44%).

Per quanto riguarda le piattaforme di streaming, secondo l’analisi di Ey, il canone mensile e l’accesso a contenuti specifici sono i principali driver di scelta, con il 64% delle famiglie che valuta il costo come fattore determinante. I contenuti originali o esclusivi sono particolarmente apprezzati in Italia (36% rispetto al 25% della media globale). Le piattaforme di streaming sono citate soprattutto per la visione di film (45%) e serie TV (33%), dove sono leader rispetto alle altre tipologie di piattaforme, mentre per le news la TV tradizionale rimane al primo posto (56%). Tuttavia, la metà degli streamer pensa di pagare troppo per contenuti che non vede e che i fornitori di servizi potrebbero fare un lavoro migliore con i consigli sui contenuti.

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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