Credit crunch per le imprese per 53 miliardi di euro

Nel 2023 si e’ ridotto l’accesso al credito da parte delle imprese con contrazione dei prestiti per quasi 53 miliardi di euro. È quanto emerge dall’Irer, l’indice di resilienza economica regionale ideato da Demoskopika che, confrontando il 2023 rispetto al 2022, ha provato a misurare la capacità dei sistemi economici regionali di resistere agli shock della pandemia e degli eventi bellici oltre alla velocità imboccata per la ripresa. Demoskopika, analizzando i dati di Bankitalia, ha rilevato una flessione dei prestiti al sistema imprenditoriale italiano: ben 52,8 miliardi in meno erogati alle imprese pari a un decremento del 7,1% rispetto al 2022. A livello territoriale, la contrazione al di sotto della media italiana (-7,1%), in termini di variazione percentuale dell’ammontare dei prestiti erogati alle società non finanziarie e alle famiglie produttrici (imprese), si è registrata in Molise, Campania, Puglia, Calabria, Toscana, Emilia-Romagna, Abruzzo, Lombardia, e Veneto. La congiuntura economica frena la natalità d’impresa. Nel 2023 le dinamiche di natalità rilevate registrano un calo dell’1,3% rispetto al 2022, con 3.159 imprese in meno iscritte. E si riduce il ricorso al credito delle famiglie. Le ripercussioni della politica monetaria restrittiva avviata dalla Bce nel 2023 non potevano non manifestarsi anche nella dinamica dei finanziamenti alle famiglie, esercitando un evidente rallentamento. Esaminando le dinamiche dei finanziamenti concessi, secondo i dati provvisori per regione di Bankitalia aggiornati al 31 ottobre 2023, emerge uno scenario di flessione della richiesta di prestiti alle famiglie italiane. In particolare, ai nuclei familiari sono stati erogati oltre 1,7 miliardi di euro in meno rispetto allo stesso periodo del 2022: si è passati dai 594,2 miliardi del 2022 ai 592,5 miliardi del 2023.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Immobiliare, affitto medio in rialzo del 2,3 per cento

 L’affitto medio in Italia ha registrato un aumento del 2,3% nell’ultimo mese, secondo le recenti …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *