Crescono i pagamenti digitali in Italia

Crescono i pagamenti digitali in Italia anche se rimane ancora un forte attaccamento al contante. È quanto emerge dalla survey agli esercenti condotta dalla Community Cashless Society di The European House – Ambrosetti, il cui Forum Finale si terrà il 4 aprile 2024 a Villa d’Este, Cernobbio. La dipendenza dal contante e la percezione di sicurezza sia più pronunciata nelle regioni del Mezzogiorno.  La survey, condotta quest’anno per la prima volta da TEHA su un panel di 500 esercenti, evidenzia come sia l’aumento della domanda da parte della clientela a spingere l’accettazione del cashless. Sono 8 su 10 gli esercenti che, oltre al contante, accettano pagamenti digitali, sebbene solo una piccola percentuale accetti modalità P2P (come Paypal e Satispay). Di questi, il 58% ha introdotto i pagamenti digitali per venire incontro alla richiesta dei clienti. Senza pagamenti digitali gli esercenti stimano di perdere in media il 26% della clientela, con picchi superiori al 60% in settori come Alimentari, Abbigliamento, Bar/Tabacchi e Hotel/Strutture ricettive.

Oltre il 50% degli intervistati ha registrato un aumento delle vendite con l’introduzione del cashless. Tuttavia, nonostante la percezione di maggiore sicurezza dei pagamenti digitali rispetto al contante, solo il 13,7% degli intervistati ha aumentato l’adozione del cashless per questo motivo. Anzi, il 20% degli esercenti considera ancora il contante il metodo di pagamento più sicuro, rivelando una certa resistenza al cambiamento.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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