Si riduce di un quarto il costo delle violazioni di dati in Italia, 24% in meno rispetto ad un anno fa, ma resta pur sempre di 3,31mln di euro. E’ il dato che emerge dal Cost of a Data Breach Report 2025, realizzato da IBM Security e condotto su 600 organizzazioni. Un calo dovuto soprattutto alle norme più stringenti, dora e nis2. La causa principale per un data breach in Italia restano gli attacchi di phishing (17%) per un costo medio di 4mln di euro, attacchi denial of service (13%) con un costo medio 3mln di euro, insider threat (13%) con un costo medio di 4,24mln di euro. I fattori che aumentano il costo totale sono quelli provenienti dalla catena di fornitori con un costo medio di circa 180mila, dalla complessità dei sistemi di sicurezza con un costo medio di 162mila euro, e dall’utilizzo della shadow AI come il download di applicazioni AI oppure le applicazioni internet basate su AI non autorizzate con un costo medio di 162mila euro. Al contrario, i fattori che diminuiscono il costo di una violazione di dati sono l’encryption con un risparmio medio di circa 249mila euro, gli strumenti di quantum security con 217mila euro e il software di data security e data protection che portano ad un contenimento di 207mila euro.
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