Fatturato dell’industria in calo a maggio, -1%

Il fatturato dell’industria fa segnare il segno meno a maggio (-1%) per la riduzione del mercato interno (-1,9%) dopo cinque mesi di crescita che da fine 2020 avevano lanciato segnali di speranza per la ripresa di questa Italia piagata dall’emergenza Covid. L’Istat nel suo aggiornamento segnala uno stop netto anche per le costruzioni che retrocedono del 3,6% a maggio, dopo quattro mesi di corsa in avanti.

“L’indice destagionalizzato del fatturato dell’industria diminuisce a maggio – osserva l’Istituto di statistica – interrompendo la dinamica positiva in atto dalla fine dello scorso anno”: si stima una riduzione dell’1% in termini congiunturali; calo determinato dall’andamento del mercato interno con un meno 1,9%, mentre c’e’ un moderato incremento per quello estero (+0,7%).

“La variazione dei tre mesi piu’ recenti (marzo-maggio) su quelli immediatamente precedenti – mette in evidenza l’Istat – indica comunque una crescita marcata”: nella media del trimestre la crescita e’ stata del 4,7% rispetto al trimestre precedente. Tra i principali settori di attivita’, la diminuzione su base mensile riguarda il comparto dei beni strumentali (con “una marcata flessione” rispetto al mese precedente, a -6,2%). A maggio gli altri indici delle principali industrie segnano un aumento congiunturale: energia (+5,6%), beni di consumo (+1%) e beni intermedi (+0,8%). “Nel confronto tendenziale su dati corretti per giorni lavorativi (sono stati 21 contro i 20 di maggio 2020) – viene spiegato – l’incremento e’ diffuso” a tutte le principali industrie, per via dei “livelli di attivita’ particolarmente bassi dello scorso anno”. Il fatturato totale aumenta in termini tendenziali del 40,2% (+41% sul mercato interno, +38,6% sull’estero). Vengono registrati “marcati incrementi per tutti i settori”: +77,2% energia, +49,6% beni strumentali, +42% beni intermedi, +24,8% beni di consumo; nel manifatturiero aumenti per tutti i settori. E anche “la produzione nelle costruzioni arretra” a maggio (al netto dei fattori stagionali) “dopo quattro mesi di crescita”: a maggio 2021 la stima dell’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni diminuisce del 3,6% rispetto ad aprile. Ma nella media del trimestre marzo-maggio 2021 la produzione nelle costruzioni aumenta comunque del 7,8% rispetto al trimestre precedente.

Su base tendenziale l’indice grezzo della produzione nelle costruzioni aumenta del 37,3%, mentre l’indice corretto per effetti di calendario (21 giorni lavorativi contro 20 di maggio 2020) registra una crescita del 32,6%. Nella media dei primi cinque mesi 2021, l’indice grezzo mostra un incremento del 46,3% rispetto allo stesso periodo del 2020. E di fronte a questi numeri, i consumatori pur non prendendosela troppo (“non c’e’ un allarme”) parlano di “dati deludenti” e di “preoccupazione” per il quasi meno 2% del mercato interno.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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