Inps, in 10 anni in pensione un terzo dei dipendenti pubblici

Su 3,7 milioni di lavoratori pubblici con almeno una giornata retribuita nel 2022 1,35 milioni ha più di 55 anni. Emerge dall’Osservatorio Inps sui lavoratori pubblici che sottolinea come entro 10 anni un terzo dei dipendenti accederà alla pensione. “Per quanto concerne la struttura per età emerge che, nel 2022, la classe di età modale è quella tra i 55 e i 59 anni con 694.911 lavoratori (18,8% sul totale). Il 77,9% della collettività ha età maggiore o uguale a 40 anni. Si può stimare che nell’arco di dieci anni (al massimo) oltre un terzo dei dipendenti pubblici transiterà alla pensione”

Nel 2022 su 3,7 milioni di lavoratori pubblici con almeno una giornata retribuita nell’anno, il 23,9% dei lavoratori pubblici lavora nel Centro, il 42,8% al Nord (22,8% nel Nord Ovest e 20% nel Nord Est) e il 33,2% nel Mezzogiorno (21,8% al Sud e l’11,4% nelle isole). E’ quanto emerge dall’Osservatorio Inps sui lavoratori pubblici secondo il quale nel 2022 oltre 1 milione 586mila dipendenti era impiegato nel Nord. Secondo l’Osservatorio le retribuzioni medie presentano i valori più bassi nelle due ripartizioni del Nord (33.025 euro nel Nord-ovest e 33.000 euro nel Nord-est) mentre al Centro si registra il valore più alto di retribuzione media nell’anno con 35.804 euro. Nel complesso se osserviamo la distribuzione dei lavoratori pubblici per classi di retribuzione annua emerge che oltre il 60,4% dei lavoratori è sotto i 35.000 euro nel 2022 mentre il 13% dei lavoratori pubblici presenta retribuzioni medie da 50.000 euro in su. La classe 25.000 – 29.999 euro è quella dove si concentra il maggior numero di lavoratori (632.381 pari al 17,1%).   Gli uomini guadagnano di piu’ delle donne, e questo divario “aumenta al crescere dell’eta’ fino a stabilizzarsi dai 55 anni in poi”. Dalle tabelle dell’osservatorio dei dipendenti pubblici dell’Inps, si evince che la differenza e’ tra 40.157 euro degli uomini contro 30.262 euro per le femmine. L’Inps scrive che “tale divario retributivo e’ massimo nella classe di eta’ 40-44 anni, in cui la retribuzione media delle femmine e’ pari al 69,6% di quella dei maschi, e tocca il minimo nella classe 60-64 anni in cui la retribuzione media delle femmine e’ pari all’82% di quella dei maschi”. Ed infatti, sottolinea l’Inps, “la retribuzione media annua nel 2022, pari a 34.153 euro nel complesso, risulta molto differenziata” non solo per eta’ ma anche per genere.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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