L’inflazione erode gli stipendi del 3 per cento secondo Ocse

Il mercato del lavoro italiano si dimostra piu’ robusto del previsto e i livelli di occupazione sono praticamente tornati a livelli pre-Covid. Ma a preoccupare sono le “nubi della guerra”, e la conseguente inflazione che erodera’ gli stipendi di un 3% quest’anno, un dato inferiore solo alla Spagna. Lo scrive l’Ocse in un focus dedicato al mondo del lavoro italiano nell’Employment Outlook 2022.
“Il mercato del lavoro ha continuato a migliorare nei primi mesi del 2022 portando il tasso di disoccupazione al 7,9% a luglio, ancora ben al di sopra della media Ocse del 4,9% – si legge nel report – a giugno 2022, il tasso d’occupazione era al 60,1%, 1,1 punti percentuali al di sotto del livello del dicembre 2019. L’aumento del tasso di occupazione e’ stato maggiore per gli uomini (cresciuto di 1,2 punti percentuali fino al 69,1%) che per le donne (+0,9 punti percentuali per arrivare a 51%)”. Ma e’ sul fronte degli stipendi reali che si incontrano le maggiori preoccupazioni.
“Nonostante l’aumento della tensione nel mercato del lavoro, la crescita salariale nominale rimane debole in Italia. Nel secondo trimestre 2022, la crescita annua dei salari orari negoziati e’ rimasta intorno all’1%, mentre l’inflazione ha raggiunto il 6,9% (contro una media Ocse del 9,7%)”, si legge nella scheda dedicata all’Italia delle Prospettive dell’Occupazione.
“I posti vacanti sono cresciuti a livelli record nell’area Ocse e il numero di imprese che riportano difficolta’ a reperire manodopera e’ cresciuto in molti paesi e settori. Nonostante cio’, la crescita dei salari nominali rimane ben al di sotto dell’inflazione elevata spinta dalla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina”: e’ quanto si legge nelle Prospettive dell’Occupazione Ocse 2022 publbicate oggi a Parigi. Secondo le proiezioni, prosegue l’organismo internazionale, “l’inflazione rimarra’ ben al di sopra della crescita salariale negoziata per il 2022, continuando ad erodere i salari reali”. “In Italia – precisa l’Ocse – l’incidenza di posti di lavoro vacanti ha raggiunto livelli record nella seconda meta’ del 2021, per stabilizzarsi intorno a 1,9 nel primo trimestre 2022. L’aumento del tasso e’ stato particolarmente forte nei servizi di alloggio e di ristorazione, dove ha raggiunto il 3% all’inizio del 2022”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

EY stima una crescita dello 0,7% del Pil italiano nel 2024

EY stima una crescita dello 0,7% del Pil italiano nel 2024 e dell’1,2% nel 2025, …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *