Una decisione che potrebbe aprire una voragine per le casse dello Stato quella pronunciata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo che ha accolto i primi ricorsi presentati da imprese e cittadini che vantano crediti con gli enti locali e le società partecipate.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha già liquidato somme per svariati milioni di euro ad imprese e cittadini della provincia di Crotone dopo che la Corte di Strasburgo ha accolto le istanze presentate da quanti non riuscivano ad incassare i loro crediti con Comuni, Azienda sanitaria provinciale e società controllate dagli stessi enti pubblici che sono fallite senza onorare i loro debiti nei confronti di dipendenti e fornitori. Milioni e milioni di euro che potrebbero aumentare sempre di più man mano se l’organismo di giustizia europeo accoglierà gli altri ricorsi che sono stati presentati. Una situazione che – secondo l’avvocato che ha curato il ricorso – presenta implicazioni piuttosto complesse anche in relazione alla possibilità che il Governo, una volta che pagato il dovuto, possa poi rivalersi sugli enti locali, che rischiano così di finire in dissesto.
La problematica non riguarda, ovviamente, soltanto la Calabria. Problemi relativi a gravi inadempienze di enti locali e società partecipate in materia di debiti insoluti si riscontrano anche in Sicilia ed in Campania.