Rapporto Bes, il recupero del benessere pre-Covid porterà Entrate 2021 migliorano di 48,4 mld (+10,8%)

“L’impennata dei prezzi energetici e il conseguente rialzo dell’inflazione rappresentano un forte rischio per il recupero del benessere economico”. Lo si legge nella Relazione sul Benessere equo e sostenibile (Bes) 2022 trasmessa alle commissioni parlamentari. Sono stati pubblicati i dati sulle entrate tributarie nell’intero 2021 e per il mese di gennaio 2022. Lo scorso anno le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica sono state pari a 496,09 miliardi di euro con un aumento di 48,4 miliardi rispetto all’anno 2020 (+10,8%) dovuto in parte il miglioramento del quadro economico, ma anche alle misure economiche e di sospensione dei versamenti per affrontare l’emergenza sanitaria. In particolare le imposte indirette sono cresciute di 31,6 miliardi (fino a 226,2 miliardi) con l’Iva che ha segnato +19,3%. Le entrate tributarie da attivita’ di accertamento e controllo, invece, sono calate, nei 12 mesi, e si sono ridotte di 264 milioni di euro (-3%) per lo slittamento dei termini di notifica delle cartelle di pagamento e degli avvisi di accertamento esecutivo. Infine, nel mese di gennaio 2022 le entrate tributarie erariali sono salite e hanno raggiunto 41,2 miliardi, con un incremento del 13% rispetto allo stesso mese dell’anno 2021.

“Superata la fase di accelerazione dell’inflazione, il reddito disponibile lordo corretto dovrebbe riprendere a crescere anche in termini reali, migliorando l’effettivo benessere delle famiglie”, e’ la previsione del Ministro dell’Economia, Daniele Franco, che vede alla portata “un marcato e progressivo miglioramento del benessere e dell’equita’”. Il futuro viene descritto come “denso di sfide a livello climatico e geopolitico” ma “nonostante le nuove avversita’ emerse in questi giorni, o forse ancora di piu’ in ragione di queste ultime – scrive il ministro – dobbiamo continuare a realizzare con tenacia l’ambizioso programma di rilancio che ci siamo dati”. La relazione aggiorna le previsioni per il periodo 2021-2024 degli indicatori Bes, che integrano i tradizionali dati economici come il Pil per valutare l’andamento del Paese anche dal punto di vista sociale e ambientale, e misura l’impatto della legge di bilancio e del piano di ripresa e resilienza. Il verdetto e’ che, dopo l’arretramento del benessere economico e il peggioramento delle disuguaglianze e della poverta’ assoluta nel 2020, allo scoppio della pandemia, “i prossimi anni segneranno un recupero degli indicatori Bes” della sfera economica che piu’ hanno risentito della pandemia: dal reddito disponibile lordo corretto pro-capite, all’indice di disuguaglianza dei redditi, a quello di poverta’ assoluta, . Anche in altri aspetti, sulla spinta delle misure della finanziaria e del recovery, nei prossimi anni “dovrebbero registrarsi miglioramenti”, secondo le attese del Mef, dal tasso di partecipazione al lavoro ai livelli di occupazione dei giovani e delle donne, comprese quelle con figli, le piu’ penalizzate nella crisi sanitaria. Inoltre, per il Tesoro, “si creano le condizioni per consolidare il progresso di indicatori che durante la pandemia sono migliorati per via della minore mobilita’ e attivita’ industriale, dalla microcriminalita’ alle emissioni di CO2 e gas clima alteranti”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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