Un 2020 con luci e ombre per l’economia italiana

 Un 2020 con luci e ombre per l’economia italiana che sconta il traino negativo di un ultimo trimestre 2019 sostanzialmente fermo, una situazione geopolitica che resta complicata e imprese e famiglie che guardano con crescente preoccupazione ai prossimi mesi. alle indagini condotte dall’Istat e dalla Banca d’Italia emerge un atteggiamento ancora cauto da parte delle imprese: le attese sull’evoluzione della domanda segnalano un’espansione delle vendite nel trimestre in corso e un miglioramento della domanda estera – in particolare nell’industria in senso stretto – cui pero’ si contrappongono giudizi ancora sfavorevoli sulla situazione economica generale, soprattutto da parte delle societa’ dei servizi e nelle aree del Sud e del Centro”. Segnali positivi, poi, per le banche italiane sulla redditivita’ grazie al taglio dei costi operativi e alla riduzione del flusso di crediti deteriorati ma continua il calo dei prestiti alle imprese specie quelle di “piccola dimensione”, con una accentuazione a novembre in linea con la debolezza della domanda. Questo nonostante “le condizioni di finanziamento restino distese”. Al contrario,”l’aumento del credito alle famiglie e’ ancora solido, sia per i mutui sia per il credito al consumo”. E proprio le famiglie, infine, hanno continuato ad aumentare i consumi nel quarto trimestre, sebbene a un tasso “piu’ modesto del trimestre precedente” anche per “l’incertezza sull’evoluzione della situazione economica personale che e’ tornata a salire”. Il Reddito di cittadinanza innalzerebbe la spesa delle famiglie per un ammontare cumulato di circa 0,3 punti percentuali tra la seconda meta’ del 2019 e il 2020.

Il quadro che traccia il bollettino economico della Banca d’Italia non cambia le stime espresse nel dicembre scorso nell’esercizio comune a tutte le banche centrali della Bce: per il 2020 il prodotto interno lordo italiano dovrebbe salire dello 0,5% per poi accelerare a +0,9% nel 2021 e a 1,1 nel 2022. Si tratta di previsioni piu’ prudenti rispetto a quelle del governo e del ministro dell’economia Gualtieri che, nei giorni scorsi, ha detto possibile inoltre un aumento oltre lo 0,6% delle stime ufficiali. E sono comunque peggiorative rispetto a quelle del bollettino economico del luglio scorso. Da allora il quadro macroeconomico italiano, europeo e globale e’ cambiato, inducendo la Bce a proseguire nelle misure di politica espansiva, direzione confermata dalla neo presidente Lagarde. Le nubi sui dazi non si sono completamente diradate dopo l’accordo Usa-Cina (almeno per quanto riguarda l’Europa). La stasi del quarto trimestre peraltro “potrebbe essere soggetta a rischi al ribasso, qualora la persistente debolezza della manifattura dovesse avere avuto ricadute piu’ significative sugli altri settori dell’economia e in particolare sui servizi rispetto a quanto suggerito dagli indicatori attualmente disponibili”. E l’Istat ha confermato che l’inflazione per l’intero 2019, con un indice allo 0,6%, risulta dimezzata rispetto al 2018. E se per il mese di dicembre si registra una “lieve accelerazione” su base annua, passando dallo 0,2% di novembre allo 0,5%, a dare la spinta e’ la voce carburanti. Di buono c’e’ che per il nostro paese l’interesse degli investitori esteri prosegue: “tra gennaio e novembre gli acquisti netti dall’estero sono stati complessivamente pari a 108 miliardi, di cui 90 in titoli pubblici, un importo superiore alle emissioni nette del Tesoro nello stesso periodo” “la maggiore debolezza del quadro internazionale, in parte compensata dall’intonazione piu’ espansiva della politica monetaria e dalle migliorate condizioni sui mercati finanziari italiani”. A sostenere l’attivita’ sara’ “la domanda interna e una progressiva ripresa degli scambi internazionali. I margini inutilizzati di capacita’ produttiva si riassorbirebbero solo in parte”. E le imprese sono caute per il 2020 con una modesta “espansione degli investimenti”. “Sulla base degli indicatori congiunturali disponibili si stima che nel quarto trimestre la produzione industriale sia diminuita”. D

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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