Approvato il “Piano Straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica e della specie cinghiale”, un fondamentale strumento a sostegno degli agricoltori abruzzesi e della sicurezza dei cittadini.
“In particolare – dichiara il vicepresidente della giunta regionale con delega all’Agricoltura e alla caccia Emanuele Imprudente – abbiamo previsto:
- l’innovativa figura del tutor, un selecontrollore indicato direttamente dal singolo agricoltore, attivabile in tempi più rapidi in caso di presenza di cinghiali sui terreni coltivati;
- l’introduzione della tecnica della “girata” gestita, oltre che dalla polizia provinciale, anche dagli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) con il coordinamento di guardie venatorie volontarie e specifici responsabili della girata opportunamente formati e con l’ausilio di cani abilitati;
- la semplificazione delle modalità di smaltimento delle viscere dei capi abbattuti, rendendole più rapide e meno onerose, fatte salve le analisi sanitarie comunque previste”.
Le altre azioni già messe in campo dalla Regione in merito al “controllo”, in aggiunta a quelle previste dalla normativa nazionale, contemplano anche l’ampliamento dell’elenco dei soggetti attuatori dei piani di abbattimento e la possibilità di interventi in ambito urbano con ordinanza del Sindaco, sentito l’ISPRA.
“È bene sottolineare – continua Imprudente – che anche sul pericolo Peste Suina Africana (PSA) la Regione Abruzzo si è attivata da tempo: la giunta ha approvato nel maggio 2022 il proprio Piano regionale di Interventi Urgenti (PRIU), costituito il Gruppo Operativo Territoriale (GOT), trasmesso il Piano straordinario ad ATC, Parchi e riserve naturali, allo scopo di conseguire gli obiettivi indicati dal Commissario straordinario nazionale, ed esteso la caccia al cinghiale da 3 a 4 mesi”.
Sul contenimento dei cinghiali, all’attività di controllo si aggiunge, inoltre, la “caccia di selezione”, ovvero l’abbattimento pianificato con lo scopo di evitare il sovrappopolamento ed i conseguenti danni a persone e colture, e all’ecosistema e alle altre specie di fauna locale, per la quale sono già previste le seguenti innovazioni approvate da ISPRA:
- prolungamento dell’orario di prelievo fino a mezzanotte;
- ricorso a sorgenti luminose per il miglioramento della visione notturna (visori ad infrarossi, visori termici, torce e fari);
- dal 2024 avvio della caccia di selezione sin dal 1 gennaio.
Importante anche l’impegno finanziario da parte della Regione, che sulla prevenzione dei danni da fauna selvatica ha stanziato:
- 100.000 euro all’Istituto Zooprofilattico (IZSAM) per un Progetto sperimentale all’interno di sei riserve naturali in Provincia di Chieti e di Pescara con il fine di testare un approccio innovativo delle catture che dai primi test sta dando degli ottimi risultati;
- 450.000 euro per la realizzazione di centri di sosta e raccolta delle carni di selvaggina, per supportare una corretta gestione dei capi prelevati;
- 4.150.000 euro per la realizzazione di recinzioni per la prevenzione dei danni alle aziende agricole (Intervento 4.4.2. del PSR e SRD04 del CSR).