“Bisogna stabilire un rapporto diretto fra mondo della scuola e Regione Abruzzo, è impensabile che la maggioranza rifiuti il dialogo con gli studenti e i rappresentanti di una dimensione vitale e sensibile, dentro e fuori la pandemia. Porteremo domani in seno alla conferenza dei capigruppo le istanze ascoltate oggi dai ragazzi che hanno aderito alla mobilitazione in corso per protestare sulla riapertura delle lezioni in presenza e presenteremo una mozione perché l’esecutivo crei uno strumento di confronto e dialogo”, così il capogruppo Pd Silvio Paolucci e il consigliere Antonio Blasioli, reduci dall’incontro tenutosi nella sede del Consiglio regionale a Pescara.
“Vanno ascoltati, perché sollevano ragionevoli dubbi sull’organizzazione dei trasporti pubblici, vero punto di vulnerabilità della ripresa scolastica, sul fronte del contenimento dei contagi – riferiscono i due consiglieri – Governance, quella dei trasporti pubblici, già caotica e disorganizzata prima dell’emergenza covid, da cui è stata prima travolta e poi paralizzata, essendo incapace di garantire un servizio efficace ed efficiente a tutti gli utenti, studenti e pendolari in primis. rivendicazioni da loro promosse circa i necessari provvedimenti che le Istituzioni devono adottare per garantire un rientro a scuola in sicurezza e in continuità, senza il rischio di nuove e prolungate chiusure a causa dell’instabile situazione epidemiologica. Tra le richieste avanzate da studenti e rappresentanze sindacali per una ripresa in totale sicurezza della didattica in presenza ci sono: l’adozione di misure strutturali sui trasporti pubblici; l’allestimento di presidi sanitari all’interno nelle scuole in cui poter fare tamponi rapidi sul posto e organizzare un sistema di tracciamento coordinato tra ASL e scuole; la creazione di un tavolo di lavoro permanente tra la Regione, gli Istituti Scolastici superiori e i sindacati per un confronto concreto e costante per il rientro a scuola e la continuità didattica in presenza. Alla loro richiesta di incontro nessuno della Giunta regionale ha inteso rispondere. A risolvere i problemi legati a questo e altri temi servirebbe il tavolo di confronto che gli studenti in piazza oggi chiedono e che noi sosterremo, perché non si può sbattere la porta in faccia a generazioni di cui il governo regionale non si occupa. Coinvolgere le consulte degli studenti delle scuole superiori arricchisce anche il lato informativo, perché sarà più agevole comunicare con una fascia di cittadinanza che conta e non può essere lasciata al suo destino, costringendola a manifestare dissenso perché non viene ascoltata. Da qui l’idea di portare alla capigruppo la questione, affinché l’istanza venga assunta dalla politica, e trasformare in mozione la richiesta, per coinvolgere l’esecutivo regionale nella creazione di un organismo che resti anche dopo la pandemia, per articolare un dialogo necessario e utile ad avere un canale diretto con il mondo della scuola, quella che sta dietro i banchi”.