
Fina ricorda che “si tratta di una misura che ha consentito un utile incentivo alla mobilità sostenibile oltre che naturalmente di tutelare i redditi in un momento critico, di aumento dei prezzi, a cominciare da quelli dei carburanti. Non bastava l’abbassamento del tetto da 35 a 20mila euro per accedervi, non sono finora bastate due nostre interrogazioni per provvedere alla sua operatività, che era prevista il 14 febbraio scorso. Auspichiamo che l’ultima nostra interrogazione, presentata il 23 marzo scorso, primo firmatario Dario Parrini, e sottoscritta da tutti i senatori del Partito Democratico, spinga il governo, in particolare i ministri dell’Economia, del Lavoro e delle infrastrutture, a fare in modo che la misura attraverso il necessario decreto ministeriale sia operativa e chi ne abbia diritto possa beneficiarne. Anche, attraverso forme di compensazione, chi nei primi mesi del 2023 ha provveduto a spese proprie all’acquisto di abbonamenti”.