Chiusura delle Terme di Caramanico, l’affondo del centrosinistra

 “Se c’e’ un’unica certezza e’ che le Terme di Caramanico sono state chiuse, dopo piu’ di un secolo di storia, da quando la Regione e’ governata dalla Giunta Marsilio e nemmeno la vergogna per aver consentito nella totale inerzia che questo avvenisse, lasciando senza lavoro oltre cento famiglie, frena il presidente Marsilio e la sua Giunta dallo scaricare ad altri il loro fallimento”. E’ quanto dichiara, in una nota, Silvio Paolucci, consigliere regionale del Pd.

“La precedente Giunta Regionale ha lasciato in eredita’ un pacchetto di strumenti normativi e finanziari che avrebbero potuto consentire la continuita’ produttiva delle strutture termali anche in un contesto di procedura fallimentare, come avviene per numerose aziende della nostra regione, senza distruggere l’immagine di un comparto strategico per l’Abruzzo. L’istituzione di un tavolo tecnico annunciato da Veri’, attivato da noi gia’ nel 2018, e’ un maldestro tentativo di far passare atti dovuti delle strutture regionali come una illuminata iniziativa politica”. Sulla vicenda interviene anche il senatore Luciano D’Alfonso, gia’ presidente della Regione Abruzzo: “La comunita’ di Caramanico Terme – dichiara – deve avere risposte chiare e concrete, perche’ e’ stata beffata da tutti coloro che hanno promesso, ma non hanno mosso un dito per risolvere una situazione ad oggi del tutto precipitata a causa delle difficolta’ che hanno accerchiato la proprieta’ e della perdurante e incomprensibile inerzia dell’attuale governo regionale”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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