Dal Comitato ristretto dei sindaci di Chieti, parere negativo per i vertici Asl

Si e’ svolta nella sede Asl la prima seduta ordinaria del Comitato ristretto dei sindaci. Oltre al presidente, il sindaco di Chieti Diego Ferrara, erano presenti i sindaci di Lanciano, Mario Pupillo, di Casoli, Massimo Tiberini, di Atessa Giulio Borrelli e, in rappresentanza del sindaco di Vasto, il vicesindaco Giuseppe Forte. Sono cinque i punti che hanno alimentato la discussione all’ordine del giorno della riunione, per la prima volta costruiti e condivisi con i sindaci delle aree interne della provincia di Chieti visitati dal presidente nei giorni scorsi, quali: la rete di emergenza-urgenza sul territorio; la carenza medici di medicina generale e di continuita’ assistenziale; l’analisi dello stato dei servizi e soluzione operativa per i Distretti sanitari di base; la situazione finanziaria e predisposizione piano di rientro e si e’ concluso con l’emanazione del parere consultivo sull’operato del Direttore Generale della Asl, Thomas Schael, che a norma dello statuto dell’organo e del Decreto legislativo 4 agosto 20156 n. 171, verra’ ora inoltrato alla Regione per i passaggi di competenza.

“Il parere espresso nei riguardi dell’operato del direttore generale sul raggiungimento degli obiettivi e’ negativo per le seguenti ragioni: nell’esercizio economico-finanziario della Asl si ravvisa una situazione di predissesto che si cerca di correggere con una serie di artifici contabili e tecnico-amministrativi di difficile realizzazione e con potenziali ricadute negative sui servizi e sull’assistenza sanitaria; mancato raggiungimento dei Lea, Livelli essenziali di assistenza, con particolare riguardo alle liste di attesa, che si sono ulteriormente allungate, per le prestazioni ordinarie ambulatoriali e per gli interventi ospedalieri programmati; mancato rispetto delle norme di trasparenza, il Comitato ristretto non ha ricevuto il Bilancio di esercizio 2020, neppure dopo la ricostituzione del Comitato stesso e i sindaci del territorio non sono stati consultati nelle more della ricostituzione di questo organismo; si rilevano notevoli carenze nella manutenzione degli attuali vetusti manufatti ospedalieri, come quelli di Lanciano, Vasto e Chieti. A questo si aggiunga la grave e cronica carenza di personale sanitario che, anche se non imputabile interamente al direttore generale, evidenzia ritardi e inefficienze nelle nomine e nell’espletamento dei concorsi atti a colmare tali carenze; il depotenziamento della rete emergenza-urgenza e, in particolare, la demedicalizzazione delle ambulanze, che crea gravi disagi alle popolazioni delle aree interne.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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