Duecento operatori a Cantiere Cultura Abruzzo all’Aurum di Pescara

 “Necessità di fare sistema, politiche culturali mirate e un ‘front office’ per facilitare la burocrazia legata alla richiesta di finanziamenti europei. Sono questi alcuni degli spunti emersi nel corso di ‘Cantiere Cultura Abruzzo’, l’incontro organizzato dalla Regione Abruzzo che si è tenuto oggi nella Sala D’Annunzio dell’Aurum di Pescara”. Lo ha detto il Consigliere incaricato alla Cultura, Luciano Monticelli. “Attorno al tavolo – si legge nella nota – personalità politiche, tecnici e oltre 200 operatori culturali, che si sono confrontati per fare il punto della situazione su quella che è l’attuale realtà culturale abruzzese e per proporre soluzioni per colmare lacune e risolvere difficoltà”. “La presenza di tanti portatori di interesse – è il commento di Monticelli, promotore del’iniziativa – è un segnale che ci comunica molte cose: da un lato la necessità, sempre più sentita, di fare sistema, di creare insieme le condizioni perché tutti possano permettersi un salto di qualità; dall’altro, invece, il bisogno di un colloquio con la politica per la creazione di un’architettura legislativa che faciliti la realizzazione di progettualità culturali di rilievo. Un bisogno che rintraccia oggi la nostra disponibilità, nella convinzione che ciò che è emerso da questo ‘cantiere’ possa fornire le basi per muoversi in futuro”. “Il riferimento – prosegue il Consigliere – è alla volontà emersa nel corso del convegno da parte di tecnici e amministratori regionali di lavorare per approdare a un testo unico del settore, in grado di creare un sistema virtuoso di facilitazione delle esperienze. A permetterlo una forte volontà e le risorse finanziarie che, come sottolineato dall’assessore al Bilancio Silvio Paolucci, ‘dopo un lungo lavoro fatto di sacrifici per appianare alcune difficoltà economiche, ci danno adesso la possibilità di investire nei settori per i quali, fino ad oggi, non è stato possibile fare moltissimo’. Ovviamente, l’obiettivo è quello di agire secondo leggi di programmazione e non di provvedimento, una preferenza che ha incontrato i favori da parte degli operatori culturali presenti, che hanno a più riprese ribadito il bisogno di rintracciare proprio nella Regione un ruolo di coordinamento”. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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