Festa della Rivoluzione, 30 mila presenze per la prima edizione

Almeno 30mila le presenze, con persone venute anche da fuori Italia, alberghi e B&B pieni e 30 milioni di contatti anche sulla stampa estera, per un totale speso di 150 mila euro. Secondo il presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Lorenzo Sospiri, per la ‘Festa della Rivoluzione- D’Annunzio torna a Pescara’ a parlare sono i numeri e nei 10 giorni in cui in citta’ si sono svolti 30 eventi si e’ registrato un “successo straripante e universalmente riconosciuto. Le polemiche non le ho sentite, ma ho ancora nelle orecchie gli applausi scroscianti di chi ha partecipato alla manifestazione”. Successo testimoniato anche dal proseguo delle due mostre presentate per l’occasione: quella organizzata da Giordano Bruno Guerri, che si spostera’ alla Fondazione Pescara Abruzzo dove rimarra’ fino a fine di novembre, e quella in corso a Casa D’Annunzio, dove rimarra’ fino al 3 novembre. Sospiri non ha dunque nulla da dire a chi parla di uno sforamento di budget di oltre 100mila euro: “Quanto abbiamo speso e come abbiamo utilizzato le risorse si vede sul sito internet della Regione nella sezione ‘Amministrazione trasparente’: le iniziative sono costate 5-6 mila euro al giorno inclusi i piani sicurezza e l’Iva”. A sostenere l’evento anche tanti sponsor privati, a cominciare dalla pescarese Pomilio Blumm, che con il suo presidente Franco Pomilio nel giorno del bilancio ha voluto sottolineato che il risultato dell’investimento fatto “e’ stato superiore alle aspettative”. “Di citta’ dannunziane ce ne sono tante perche’ tante sono state le citta’ in cui la sua figura ha lasciato un’impronta- ha sottolineato il sindaco, Carlo Masci- ma D’Annunzio e’ Pescara”. E’ questo il legame che ha intenzione di sottolineare e costruire a cominciare dall’idea di realizzare un Museo d’Annunzio. “La citta’- ha aggiunto il primo cittadino- non ha mai avuto un’eco cosi’ a livello nazionale e internazionale come successo con questo Festival, e lo si e’ dovuto certamente anche al valore storico dell’Impresa di Fiume. Se a Gardone, dove e’ morto, solo il Vittoriale e’ visitato annualmente da 300mila persone l’anno, e tutto ruota intorno al marchio di D’Annunzio, e’ ora che anche Pescara paghi il suo debito con il suo figlio piu’ illustre”. Tra le intenzioni anche quella di pensare a un connubio tra D’Annunzio ed Ennio Flaiano, nati sulla stessa strada, la piccola Corso Manthone’, a 100 anni di distanza. E’ se e’ vero che due dei giorni della Festa della Rivoluzione hanno coinciso con il concerto di Jovanotti che ha portato in citta’ migliaia di persone, e’ altrettanto vero, ha sottolineato Sospiri, che nell’arco di tutti i 10 giorni dedicati all’Impresa fiumana gli hotel hanno fatto registrare il sold out e anche i B&B del territorio hanno fatto registrare il tutto esaurito tanto che, ha aggiunto Masci, “gli operatori ci hanno gia’ chiesto di continuare a organizzare iniziative del genere”. Se diventera’ un appuntamento annuale dipendera’ dalle sue intenzioni e quelle di tutto il Consiglio regionale, certo e’ che per il 2020 si sta gia’ pensando al centenario della Carta del Carnaro, la modernissima Costituzione fiumana nata per volere di D’Annunzio dove si parlava gia’ di parita’ di genere, diritto di voto alle donne, divorzio e salario minimo, solo per fare alcuni esempi. “Se vogliamo riposizionare D’Annunzio in una polemica ideologica siamo trent’anni indietro- ha concluso Sospiri- Gabriele D’Annunzio e’ attuale e l’esperienza di Fiume creo’ una piazza di liberta’ dove si discuteva e si parlava di come migliorare le condizioni di uomini e donne. Se si facesse anche oggi non si farebbe nulla di male”. Alla conferenza stampa ha partecipato anche il capogruppo di FdI, Guerino Testa. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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