“E’ ridicolo che il presidente D’Alfonso spacci per finanziate opere che sono un elenco di necessita’ con a fianco una stima di costi, con una delibera confezionata ad uso e consumo elettorale, sulla base di una generica conferma di un componente della struttura tecnica del ministero e di un ministro come Delrio che tra una settimana non saranno piu’ al governo, senza che ci sia stata alcuna conferma da parte del Cipe circa le coperture”. Cosi’ i consiglieri regionali di Forza Italia, Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo, questa mattina a Pescara, nel corso di una conferenza stampa. Le sette opere, al centro della contestazione dei due consiglieri regionali, riguardano “il potenziamento della tratta ferroviaria della Val di Sangro, i porti di Pescara, Roseto e Francavilla al Mare, l’accesso dei bacini sciistici della Maiella e del comprensorio di Ovindoli e Prati di Tivo, per un insieme di risorse virtuali pari a 40 milioni di euro”.
Sospiri e Febbo osservano che “gia’ in precedenza c’erano stati due provvedimenti riguardanti la restituzione di una parte di operativita’ di ospedali delle aree interne di Penne, Popoli e Atessa, con atto che abbiamo dimostrato essere totalmente sprovvisto del corredo autorizzativo necessario nel confronto con il tavolo di monitoraggio della sanita’” e denunciamo “l’ennesima presa in giro confezionata per gli abruzzesi, riguardante il finanziamento di sette importanti e strategiche opere pubbliche, contenute nella Dgr 83/2018, approvata dalla Giunta regionale il 20 febbraio scorso, peraltro senza le firme e i pareri del responsabile dell’ufficio e del dirigente del servizio, ma con l’unica firma, in qualita’ di estensore, del direttore regionale Vincenzo Rivera”.