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“Si sta operando nel rispetto della normativa nazionale”. È quanto hanno precisato il presidente di Pescara Energia, Giuliano Diodati, e il direttore tecnico Giovanni Caruso nel corso di una conferenza stampa convocata in Comune, alla presenza del sindaco Carlo Masci e della presidente della commissione Statuto, Giuseppina D’Angelo. L’intervento è giunto in risposta alle dichiarazioni rese nei giorni scorsi da esponenti dell’opposizione in merito alla gestione del servizio di distribuzione del gas.
Nel merito, è stato spiegato che il servizio rientra nelle procedure previste per gli Ambiti Territoriali Minimi (ATEM), introdotti a livello nazionale per superare le gare comunali. Pescara, in qualità di stazione appaltante per l’ATEM di riferimento – che comprende 46 Comuni – ha già avviato le attività necessarie: censimento delle reti, coinvolgimento degli enti interessati, consultazione dei gestori e redazione del bando. Quest’ultimo sarà trasmesso ad ARERA entro fine giugno per l’approvazione, con l’obiettivo di individuare il nuovo concessionario entro il 31 dicembre 2026. Nel frattempo, il servizio resta affidato ad Adistribuzione Gas in regime di proroga tecnica, come previsto dal contratto del 2005.
In merito al ruolo di Pescara Energia, è stato ribadito che la società – interamente partecipata dal Comune – non è e non può essere gestore del servizio, non disponendo dei requisiti tecnici né della capacità economico-finanziaria necessaria. Il valore complessivo della rete dell’intero ambito supera i 200 milioni di euro.
Quanto alla titolarità degli impianti, è stato ricordato che il Comune ha esercitato nel 2005 il diritto di riscatto, affidandone la gestione a Pescara Gas (oggi Pescara Energia) con l’obiettivo di assicurare trasparenza e controllo pubblico. Tuttavia, la Legge 118/2022 ha introdotto incentivi per la cessione delle reti. Su questo aspetto è in corso una valutazione comparativa, i cui esiti saranno sottoposti al Consiglio comunale.
Infine, in risposta alle osservazioni sull’uso delle proroghe, è stato precisato che si tratta di procedure stabilite dalla normativa nazionale e dai regolatori di settore, da rinnovare ogni due anni su base tecnica. Attualmente è in preparazione una proroga fino al 31 dicembre 2027.
