Ipasvi critica l’atto aziendale della Asl Pescara

“Fortemente dequalificante, penalizzante, discriminatorio nei confronti dei professionisti sanitari e non in linea con le disposizioni emanate dalla Regione Abruzzo (Decreto di Giunta Regionale numero 78 del 2017)” la bozza dell’atto aziendale, relativa all’organizzazione all’interno dell’azienda, presentata dalla Asl di Pescara il 19 aprile scorso. Lo denunciano gli infermieri del collegio Ipasvi di Pescara. In una lettera inviata ieri al direttore generale della Asl di Pescara, Armando Mancini, al direttore sanitario della Asl diPescara, Valterio Fortunato, al direttore amministrativo della Asl, Paolo Zappala’, e, per conoscenza, all’assessore alla Sanita’ della Regione Abruzzo, Silvio Paolucci, il consiglio direttivo del collegio Ipasvi di Pescarachiede la “modifica immediata dell’atto aziendale e che il nuovo documento si allinei alle linee d’indirizzo regionali, come gia’ avviene nella Asl di Chieti, Teramo e L’Aquila”.

“Siamo stupiti – si legge nella lettera – del fatto che per le professioni sanitarie non siano state rispettate le linee d’indirizzo emanate dalla Regione Abruzzo nel DGR 78/2017. La bozza presentata dalla Asl di Pescara si discosta palesemente dalle linee d’indirizzo della DGR 78/2017 non solo perche’ non viene prevista l’Unita’ Operativa Complessa e relativo direttore del Servizio infermieristico ed Ostetrico aziendale, ma anche perche’, e conseguentemente, i servizi e i relativi dirigenti indicati nelle ‘Nuove linee guida per la redazione degli atti aziendali’ vengono fatti confluire in una Unita’ Operativa Semplice Dipartimentale”. Nel documento “Nuove linee guida per la redazione degli atti aziendali” e’ stata illustrata la nuova struttura organizzativa che prevede, allo scopo di valorizzare tutte le professioni sanitarie, l’introduzione del dipartimento funzionale regionale delle professioni sanitarie. Il modello organizzativo sperimentale, di nuova introduzione, prevede in ogni Asl quattro diverse unita’ operative: il Servizio Infermieristico ed Ostetrico con a capo un dirigente di Unita’ Operativa Complessa, il Servizio Tecnico-Sanitario con a capo un dirigente, il Servizio Tecnico-Riabilitativo con a capo un dirigente e il Servizio delle professioni tecniche della Prevenzione con a capo un dirigente. Un’impostazione che “riconosce il ruolo di primo piano ricoperto dall’infermiere”. “Il Consiglio direttivo del Collegio Ipasvi di Pescara – si legge ancora nella lettera firmata da Irene Rosini – reputa fortemente penalizzante e discriminatoria tale impostazione. Penalizzante perche’ mortifica il maggiore insieme di professionisti sanitari operanti nell’azienda e discriminante perche’ le Asl di Chieti, Teramo e l’Aquila hanno correttamente rispettato le indicazioni regionali”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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