“La Regione Abruzzo ha raggiunto tutti gli obiettivi di spesa per il 2020 sia sul Fondo di sviluppo regionale (Fesr), per un importo pari a 15.686.236,00 e sia sul Fondo sociale europeo (Fse) per risorse pari 39.007.84,00” si legge in una nota diffusa dall’ufficio stampa. “Va specificato che in entrambi i fondi la Regione ha colto anche un surplus di spesa, in particolare sul Fesr per + 5.475.750,00 rispetto agli obiettivi fissati dall’Ue e sull’Fse di 425.984,51, cui si aggiunge la rendicondazione di oltre 8 milioni di euro per gli interventi Covid 19 in materia sanitaria” si legge ancora nel comunicato diffuso a margine della web conference del Comitato di Sorveglianza Unico Por FESR e FSE 2014-2020. “La Regione Abruzzo ha dimostrato una grande flessibilità nella revisione dei programmi operativi, al fine di rispondere in maniera adeguata all’emergenza Covid, contrastando con interventi mirati il contenimento del contagio e la perdita di occupazione. La nuova programmazione dovrà guardare agli obiettivi indicati dalla Commissione, che invoca una Europa più digitale e sostenibile, che faccia dell’innovazione uno dei suoi assi di riferimento” si legge ancora nella nota.
“Una regione bellissima e vivace” è quella descritta da Luigi Nigri, della Direzione generale Politica regionale e Urbana della Commissione europea: “Le restrizioni attuali non hanno bloccato i lavori e si è riusciti a effettuare chiusura del programma operativo 2007-2013 con 7 milioni di euro. Molto determinanti sono stati i due bandi per le imprese abruzzesi nati per fare fronte all’emergenza Covid. Le aziende abruzzesi devono avere le opportunità di investire e partecipare alle sfide europee. Con queste misure l’Abruzzo è uscito da una situazione di stallo e ha voltato pagina. Ora il dovere è quello di trovare più fondi e risorse per sostenere i bandi e le misure che si sono dimostrati efficaci per il territorio”.
Nigri ha ricordato che quest’anno è stato superato il traguardo dei 5 milioni e mezzo di euro, a cui ha contributo finanziamento del 100% nel Fesr “il cui bilancio è positivo, nonostante alcuni ritardi da recuperare nei prossimi mesi. I risultati migliori si sono avuti nell’asse relativo alla ricerca e all’innovazione, “fiore all’occhiello del Programma. La Regione ha dimostrato di aver superato il vecchio modello di innovazione senza ricerca. Ma ora lo sforzo da compiere è quello di aiutare le aziende a fare ricerca, i Fondi devono servire a questo e l’impegno finanziario per questo segmento deve essere vicino al 3% del Pil regionale”.
Nigri ha poi evidenziato la necessità che il prossimo programma compia passi in avanti verso questo obiettivo e avvicini l’Abruzzo alle regioni del Nord Europa. “L’Abruzzo non è più una regione del Mezzogiorno e deve assumere comportamenti e scelte conseguenti. Con un PIL pro-capite del 85% della media comunitaria, è l’ unica regione del sud Italia ad aver passato il guado e questo obbliga e scelte e comportamenti coerenti”. Per Nigri i finanziamenti per la ricerca devono valicare la percentuale attuale del 1% “un livello rischioso che espone le aziende al declino e al decadimento. Il prossimo programma deve destinare maggiori risorse a questo settore, anche sacrificando altri investimenti”.