L’Aquila, il Tar dispone il riconteggio dei voti 

Il Tar dell’Aquila ha accolto nei giorni scorsi l’istanza di verifica di tutte le sezioni elettorali delle elezioni amministrative nel capoluogo contestate dal ricorso presentato dall’avvocato Claudio Verini per conto di alcuni candidati del centrosinistra al voto del giugno scorso, disponendo la nomina di un verificatore, che sara’ il prefetto, Giuseppe Linardi, o un suo delegato. L’istanza chiede la verifica delle schede al fine di far recuperare al centrosinistra i 41 singoli voti mancati alla coalizione per raggiungere il 50 per cento, potendo quindi, a quel punto, rivendicare la maggioranza dei seggi in Consiglio comunale a dispetto della sconfitta al ballottaggio del candidato sindaco Americo Di Benedetto. Nel caso in cui il riconteggio facesse ottenere l’effetto sperato dai ricorrenti, si avrebbe la cosiddetta ‘anatra zoppa’, ovvero un sindaco, Pierluigi Biondi, e un’amministrazione, di centrodestra, senza maggioranza in Consiglio comunale. Il verificatore dovra’ depositare la relazione conclusiva entro il 20 gennaio 2018, con udienza fissata al 7 marzo. “E’ curioso che si vada a finire dopo febbraio e pertanto il sospetto e’ che si voglia attendere la sentenza di Avezzano – commenta il vice sindaco del capoluogo, Guido Liris, in riferimento a quanto accaduto per la vicina citta’ marsicana dove non e’ stato necessario il riconteggio, essendo il centrosinistra sconfitto gia’ oltre il 50%. In quel caso, il 12 ottobre scorso i giudici amministrativi hanno assegnato 13 seggi alla coalizione di centrosinistra e 9 a quella del centrodestra, ribaltando i rapporti di forza, ma l’efficacia della sentenza e’ stata sospesa in attesa del secondo grado di giudizio che dovra’ essere decretato dal Consiglio di Stato il prossimo 8 febbraio. 

Tace il centrosinistra promotore del ricorso. Il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Stefano Palumbo, preferisce non rilasciare dichiarazioni, motivando cosi’ il suo no comment: “Sto seguendo la linea del silenzio, per ora, perche’ non voglio che la questione venga politicizzata”. Per il candidato sindaco del centrosinistra sconfitto al ballottaggio, Americo Di Benedetto, “se la normativa dovesse trovare riscontro e se questa giurisprudenza interpretativa dovesse avere una certificazione di correttezza, allora sarebbe un ragionamento differente; se dovesse scattare l’anatra zoppa ci sarebbe un altro tipo di ragionamento, questo e’ evidente, ma per ora e’ tutto prematuro e percio’ non voglio fare commenti”. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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