Tredici Regioni e Province Autonome italiane raggiungono la sufficienza in tutte le aree dell’assistenza sanitaria (prevenzione, assistenza distrettuale e assistenza ospedaliera). Quattro quelle bocciate in due aree e quattro in una sola area. È quanto emerge, in sintesi, dal monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), cioè le prestazioni che il Servizio sanitario nazionale è chiamato a erogare in modo gratuito e omogeneo da nord a sud del Paese, attraverso il Nuovo Sistema di Garanzia (NSG) per l’anno 2023, pubblicato sul sito del ministero della Salute. I dati mostrano complessivamente che le Regioni Piemonte, Lombardia, Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Puglia e Sardegna registrano un punteggio superiore a 60 (soglia di sufficienza) in tutte le macro-aree. Nessuna Regione/P.A. presenta punteggi inferiori alla soglia su tutte le tre macro-aree. Le Regioni che presentano un punteggio inferiore alla soglia in una o più macro-aree sono: in due macro-aree, Valle D’Aosta (Distrettuale e Ospedaliera), Abruzzo, Calabria, Sicilia (Prevenzione e Distrettuale); in una macro-area, P.A. Bolzano, Liguria e Molise (Prevenzione), Basilicata (Distrettuale).
“Il Comitato permanente per la verifica dei livelli di assistenza di cui all’articolo 9 dell’Intesa in Conferenza Stato-Regioni del 23 marzo 2005- si legge sul sito del ministero- nella riunione dell’11 febbraio 2025 ha approvato gli esiti della valutazione dell’erogazione dei LEA nelle Regioni italiane, attraverso gli indicatori cosiddetti ‘CORE’ del Nuovo Sistema di Garanzia relativi all’anno 2023”