Mobilità alternativa in provincia di Teramo, investimenti per 21 milioni

Collegare con la mobilita’ alternativa tutto il territorio, in aggiunta al sistema di ciclabili gia’ esistenti sulla costa. E’ l’obiettivo, ambizioso, che la Provincia di Teramo, in qualita’ di soggetto attuatore delle piste ciclabili cosi’ come individuato nel Masterplan, intende raggiungere con la candidatura a finanziamento di cinque opere per un totale di 21 milioni e 200 mila euro. La Regione, al momento, ha disposto una dote di 10 milioni a Provincia su uno stanziamento totale di 61 milioni di euro, mentre i restanti 21 milioni saranno distribuiti sulla base dei progetti che verranno presentati e valutati secondo i seguenti criteri: complementarieta’, grandi percorsi , tracciati dimenticati, aree urbane e consistenza dell’opera. Le opere candidate a finanziamento dalla Provincia di Teramo sono la Ciclovia del Tordino (collegamento Bike to Coast con il capoluogo e che interessa i comuni di Giulianova, Roseto, Mosciano, Notaresco, Bellante, Castellalto, Teramo, con prolungamento fino al Comune di Montorio al Vomano e prosecuzione, lungo la S.S.80, fino a L’Aquila) per un importo di 9 milioni e 400 mila euro; Ciclovia del Vibrata (Corropoli Neteto Torano S. Egidio alla Vibrata, Alba Adriatica) per un importo di 5 milioni e 700 mila euro; Ciclovia del Vomano (Atri, Pineto Notaresco, Morro D’oro) per un importo di 5 milioni di euro; Ponte ciclopedonale sul Tronto (per il quale e’ stata firmata una convenzione fra le due Regioni, Abruzzo e Marche, e fra le due Province, Teramo e Ascoli) per un importo di 2 milioni e 200 mila euro (a meta’ con la Regione Marche). “La nostra Provincia e’ stata la prima in Abruzzo a progettare e realizzare piste ciclabili – commenta il presidente Renzo Di Sabatino – e’ evidente che abbiamo maturato un’esperienza e una sensibilita’ sul tema e che, rispetto ad altre amministrazioni provinciali, siamo piuttosto avanti rispetto a studi di fattibilita’ e progettazioni. Tenendo conto che le opere devono essere realizzate entro il 2018, pena la perdita dei finanziamenti, auspichiamo che la Regione si orienti verso quelle opere praticamente pronte essere appaltate e che venga sottoscritta al piu’ presto la convenzione, atto con il quale si puo’ iniziare a spendere i primi dieci milioni”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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