Nuova Pescara, D’Alfonso ai Comuni: Evitate di litigare su ciò che è marginale

 “Evitate di litigare su ciò che è marginale. Agli eletti dei tre comuni dico: fidanzatevi, andate sotto braccio perché il cammino da fare è duro, è faticoso, è selettivo e non ci si può dividere. Evitate di litigare su ciò che non è prevalente, perché c’è un lavoro tale da fare che fa tremare i polsi. Serve un atteggiamento culturale adulto, maturo, segnato da generosità. Non bisogna fare affidamento né sulla potenza né sulla prepotenza”. Così il deputato Luciano D’Alfonso (Pd) nel corso di una conferenza stampa per fare il punto sull’iter di creazione della nuova città di Pescara che nascerà nel 2027 dalla fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore.

“Va bene la Protezione Civile insieme, va bene la discussione difficilissima sui colori del gonfalone, va benissimo la devozione per il Santo Patrono che sarà individuato. Per me la città che abbiamo progettato si può votare e far chiamare Fabrizia o Guglielma Marconi” Sull’assetto della nuova città, D’Alfonso sottolinea che “nel diritto e nelle istituzioni c’è un principio che viene coltivato: quello di ragionevolezza. Con ragionevolezza – osserva – bisogna arrivare ad un numero tale di ruoli e di responsabilità di partecipazione alla decisione che tenga da conto le realtà preesistenti rispetto alla realtà nuova”.

“Evitiamo che nei primi dieci anni si facciano errori sanguinanti che possano poi far arrivare all’idea che la soluzione sia una PescarExit. La fusione delle tre città non è la confusione dei presunti poteri delle tre amministrazioni. La fusione senza un progetto di fusione è come copiare e ripetere il disordine edilizio di Ischia, che è nata abitativamente senza un progetto”. Lo afferma il deputato Luciano D’Alfonso (Pd) nel fare il punto sull’iter di creazione della nuova città di Pescara, che nascerà nel 2027 dalla fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore. “Il lavoro da fare nei primi dieci anni è molto impegnativo, perché è difficilissimo che funzioni da subito. Chiederà almeno dieci anni di foglio rosa, di ‘imparamento’, di rodaggio – afferma il deputato – dopo i primi dieci anni Pescara va giudicata. E allora la difesa dei primi dieci anni chiede una grande alleanza di tutti gli eletti, dei funzionari, che dovranno metterci molto del proprio e avranno diritto anche a un nuovo contratto, altrimenti questa macchina non funzionerà come da aspettative, non darà quel di più di velocità, di semplicità e di aiuto ai progetti di vita che è la ragione per la quale è nata. Non è nata per dare soldi a tutti, come pure si disse con una campagna di palle colorate. E neanche è nata per togliere spese. E’ nata – conclude – per liberare energie, pensieri, idee”

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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