«Ho ribadito in moltissime occasioni il massimo rispetto che nutro nell’esito referendario, supportato da una volontà popolare assolutamente netta. E’ proprio tenendo a mente questo aspetto e il dovere che investe noi sindaci di garantire servizi efficienti ai cittadini, che ritengo necessaria la condivisione e la pianificazione di ogni singolo passaggio che porterà alla costituzione del nuovo organismo amministrativo».
Lo dichiara il sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno, che risponde all’appello lanciato dal comitato di fusione “Nuova Pescara”. «Lo scorso 10 novembre – ricorda il sindaco – abbiamo inviato, nei termini che ci erano stati richiesti con una lettera del 31 ottobre del governatore Luciano D’Alfonso, le nostre considerazioni in merito al progetto di fusione dei 3 Comuni. In un passaggio contenuto nella lettera, da me indirizzata al presidente della Giunta Regionale, del Consiglio regionale, ai prefetti di Pescara e Chieti, nonché ai consiglieri regionali e comunali, oltre ovviamente ai miei colleghi sindaci, ho sottolineato la validità del progetto di fusione, che se opportunamente pianificato può rappresentare una efficace soluzione delle numerose problematiche che attanagliano gli enti locali. Ritengo altrettanto urgente, come ho ribadito anche nel corso della riunione odierna, rivedere la legge e al tempo stesso le tempistiche attualmente dettate, senza la condivisione di noi sindaci, per non rischiare di trasformare il sogno metropolitano, con tutti i suoi risvolti positivi per il territorio, in un incubo per i cittadini, che si troverebbero a fare i conti con disservizi, dovuti solo alla fretta e ad una mancata puntualizzazione degli ingranaggi della nuova macchina amministrativa. A ciò deve affiancarsi una dettagliata analisi dei costi, derivanti dal processo di fusione, che non possono ricadere sulle Amministrazioni, e dunque sui contribuenti, ma dovranno essere totalmente a carico della Regione. In un momento finanziario come quello che stiamo vivendo, contrassegnato da difficoltà oggettive che investono sempre più famiglie, un sindaco non può permettere che vengano colpite pesantemente le tasche dei cittadini e delle imprese, a causa di una macchina amministrativa che diventa inefficiente perché derivante da scelte accelerate e non opportunamente pianificate. Credo fermamente – conclude il sindaco – nell’importanza della sinergia tra amministrazione pubblica e mondo imprenditoriale, associativo e datoriale, tanto da averne fatto uno dei fondamenti della mia Amministrazione. Ecco perché condivido pienamente la necessità di approcciarsi a questo importante progetto con atteggiamento costruttivo e collaborativo, soprattutto nell’interesse delle comunità amministrate».