Oltre 2.300 infermieri nella graduatoria per la Asl L’Aquila

Oltre 2.300 infermieri hanno risposto all’avviso della Asl provinciale dell’Aquila finalizzato al reclutamento del personale, a tempo determinato, da utilizzare anche nell’emergenza covid: dal lungo elenco (con candidati provenienti da diverse regioni) e’ stata ricavata una graduatoria di 2.222 idonei, stilata in base ai titoli, che gli uffici della Asl hanno finito di predisporre in questi giorni, “al termine di un lavoro molto impegnativo che ha comportato l’utilizzo di un numero significativo di dipendenti – spiega il direttore generale della Asl, Roberto Testa. “L’azienda sanitaria attingera’ a piene mani (non ci sono limiti di utilizzo) a questa maxi graduatoria per immettere in servizio, in tempi molto brevi, infermieri da impiegare principalmente per contrastare la pandemia ma anche per rimpiazzare coloro che sono assenti dal lavoro a vario titolo – continua nel suo intervento Testa -. La graduatoria, formalizzata oggi con la pubblicazione della delibera da parte della direzione Asl, potra’ essere utilizzata subito. Verranno convocati, con tutta urgenza, gli infermieri collocati nelle prime posizioni e poi si procedera’, di volta in volta, al progressivo scorrimento. La durata delle assunzioni oscilla tra 6 mesi e 1 anno e consentira’ alla Asl di reclutare infermieri in modo rapido. La Asl ha attuato la procedura veloce dell’avviso perche’ il concorso, gia’ bandito nei mesi scorsi per 105 posti, prevede per legge un iter molto articolato e avrebbe richiesto tempi lunghi che l’azienda, alle prese con la pandemia, non puo’ permettersi. “La necessita’ di rafforzare i ranghi degli infermieri rientra tra le strategie dell’Azienda per affrontare l’emergenza in atto e farsi trovare pronti di fronte all’eventualita’ di una terza ondata della pandemia. All’interno della graduatoria, messa a punto sulla base delle oltre 2.000 domande, vi sono anche operatori che, lavorando gia’ in azienda con contratti di somministrazione, sono gia’ rodati dal punto di vista lavorativo e non dovranno essere sottoposti a specifica formazione covid”. Tra il personale che verra’ reclutato ci sara’ anche la figura dell’infermiere di famiglia che seguira’ a casa i malati, al di fuori dei casi covid, soprattutto per problematiche legate alla cronicita’: “una figura destinata a rafforzare l’azione sul territorio – conclude il manager.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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